Pf : 48
Iniziativa +6
CA 17 (contatto 14-colto alla sprovvista15)
Attacco +9
Ts: Tempra +6 / Riflessi + 7 / Volontà +10
Per le CD ha +5
Incantesimi livello 0 (6)
Frastornare
Individuazione del magico
lettura del magico
luci danzanti
mano magica
raggio di gelo
resistenza
suono fantasma
tocco di affaticamento
Incantesimi livello 1 (8)
Armatura magica
dardo incantato
foschia occultante
incuti paura
sonno
Incantesimi livello 2 (7)
freccia acida di melf
invisibilità
mano spettrale
sfera infuocata
sfocatura
Incantesimi livello 3 (7)
blocca persone
dissolvi magie
fulmine
tocco del vampiro
Incantesimi livello 4 (7)
supremazia delle passioni CD 19
ragnatela di ghiaccio
squallore
Incantesimi di 5 (6)
Cono di Freddo cd 20
Pulviscolo del sonno (Concentrandosi sull’incantesimo con un’azione di movimento si può farlo
muovere o gli si può dare un semplice schema di movimento. Se entra
nello spazio di una creatura Media o più piccola si ferma e la creatura
viene addormentata, Volontà nega. Le creature che superano il TS hanno
-2 a tutte le prove di Saggezza, Intelligenza, Carisma per la durata
dell’incantesimo. Le creature addormentate si svegliano se viene spesa
su di loro un’azione standard o se vengono ferite, ma non si svegliano
per rumori) CD20
Incantesimi di 6 (3)
Fuorviare
domenica 19 novembre 2017
giovedì 19 ottobre 2017
Shalith
Capitolo I : La Rinascita
Nascere in quel modo non è mai un bene perché la tua esistenza oscilla a metà strada tra l’assere umano e il resto. Una discendenza mostruosa ereditata da un padre che non provava di certo amore nei confronti di mia madre. La femmina non era altro che una schiava per lui, io stessa sarò trattata come se fossi un oggetto per buona parte della mia vita.
Sono stata cresciuta in modo tale da considerare la violenza casuale un atto dovuto, la paura iniziale venne sostituita con la necessità di far provare ad altri gli stessi tormenti che venivano inferti a me, quotidianamente. Odiavo, si, disprezzavo ogni singolo istante di vita che non riguardasse da vicino la mia persona. Colei che mi aveva fatto nascere provò a uccidermi non una, ma ben tre volte, io non ero altro che una aberrazione per lei ... non potevo nemmeno provare a ucciderla perché mio padre voleva far nascere altre creature ibride, tutte le umane del "nido" erano necessarie per portare avanti il progetto che lo terrà impegnato fino alla morte.
Mio padre era Neht’luhli, lui era un alto sacerdote di Merrshaulk uno dei volti di Sseth, era il tipo di chierico che dedicava buona parte della propria esistenza al raggiungimento di uno scopo. Come ogni buon "predatore" che si rispetti aveva costruito il proprio "nido" (dimora) scegliendo una zona strategicamente utile. Acque Nere è una città lacustre, buona parte del cibo che arriva sulle tavole di Tuono Risonante proviene da li ... certi dettagli non potevano essere ignorati perché dominarla avrebbe messo in croce Avalas.
Come poteva un solo uomo compiere un’impresa cosi grande? Creare una piccola quanto discreta comunità era il primo dei passi da compiere, lui non era l’unico ... poco a poco altri adepti si aggiunsero alla sua causa, una ventina di Yuan-ti generarono più di cento mezzosangue nei successivi venti anni. La pazienza e la costanza venne premiata, la "famiglia" aveva una doppia facciata ed i membri si dedicavano attivamente al commercio. Questo gli ha dato modo di avere una certa autonomia a livello economico che gli ha permesso di ampliare i propri possedimenti comperando una dimora più grande quanto basta per ospirare a tutti, un luogo adatto, uno di quelli che s’insinuano sottoterra. Luoghi occulti che verranno usati per portare avanti il suo progetto. Sotterranei. Segrete. Prigioni
Il suo sogno era semplice ... lui avrebbe officiato il sacrificio umano che gli avrebbe permesso di avere dalla sua parte in carne e ossa lo stesso Merrshaulk. Il rito non era di certo semplice, il sacerdote aveva trovato testi antichi che descrivevano con lusso di dettagli la scena: dodici fanciulli di non più di sette anni d’età, dovevano essere catturati e trattenuti quanto basta per somministrare loro una piccola dose di veleno che li avrebbe resi "puri" agli occhi del dio. Le sparizioni dovevano essere fatte in modo graduale, i pargoli venivano prelevati dai loro letti, inutile dire che il loro destino erano le celle costruite nei sotterranei ... luoghi che nessuno conosceva perché nessuno aveva avuto modo di vederli per poi uscire da essi ancora in vita.
Cham Fau
Il mio passato non è altro che un granello di sabbia che si è perso ormai da tempo nei meandri della storia, il mio presente è un libro dalle pagine vuote ... ogni singolo istante che precede la rinascita è stato cancellato, l’unico ricordo che possiedo è colmo delle sensazioni che ho sperimentato poco dopo il risveglio. Come può sembrarmi tutto nuovo?
Camminavo a piedi nudi lungo le strade di Cham Fau. Non dovevo avere un bell’aspetto, notavo troppi sguardi addosso a me, non potevo dire che nessuno di loro fosse lontanamente amichevole. Avevano paura di me ed io provavo lo stesso nei loro confronti. Diffidenza e altro che non riuscivo a capire.
Altri attimi confusi
Raggiungo il mercato Centrale, sono stanca, affamata e mi viene quasi naturale fissare il cibo
*Una mela? Non volevo rubare la mela, io la guardavo*
Non è del tutto facile spiegarlo quando non sei in grado di capire ciò che dicono e provi a comunicare imitando parole che vengono distorte involontariamente.
Io devo tutto a T’ung Mei, egli è un monaco che fa parte del Monastero della Tigre Bianca. Da solo riesce a dissipare la mia confusione e lo fa tendendomi la mano con innata semplicità, un gesto che non ha nulla a che fare con il contatto fisico. Egli mi capisce, mi parla e chiarisce buona parte dei miei dubbi. Mi offre il supporto morale che mi serve poi, apre le porte del Tempio che mi ospiterà trenta lunghi giorni.
Ho ripagato l’ospitalità lavorando nelle cucine, a cambio ho avuto vitto e alloggio, sono riuscita a comperare abiti nuovi che mi hanno permesso di rendere il mio aspetto migliore. I monaci mi accettavano e io, aspettavo con pazienza di poter parlare con T’ung. Ogni singola cosa raccontata da lui era per me nuova ed interessante in pari misura. I racconti del suo passato fanno ormai parte del mio presente: i viaggi, gli studi, il distacco dalla famiglia, scelte necessarie per intraprendere il Cammino dell’Illuminazione.
Il distacco non è stato semplice, sentivo la necessità di volare via eppure una parte di me si ostinava a restare. La mattina del trentunesimo giorno sono andata via e non ho fatto ritorno, non è stata una scelta semplice ma non potevo restare perché sentivo che c’era altro la fuori per me. la necessità di conoscere mi ha portata a intraprendere lunghi viaggi.
Ho scoperto di essere un Dimensional in modo casuale, non potevo sapere d’esserlo perché fa parte dei ricordi cancellati.
Ho preso i contatti con una guida che mi doveva proporzionare la chiave che mi dava l’opportunità di oltrepassare quel portale. Mi viene consegnato un oggetto, all’interno di un ciondolo ci sono tre chicchi di riso, mi viene spiegato che devo tenere l’oggetto a contatto con la pelle e poi devo oltrepassare il velo iridescente. Erano cose nuove per me, non ero io nelle condizioni di metterlo in dubbio, vero?
Il problema è quando ti accorgi d’aver dimenticato il medaglione sul muretto dov’eri prima seduta e non hai niente in mano. La necessità mista all’ansia e un pizzico di sbadataggine ti portano a compiere il passo che avrebbe potuto uccidere tanti altri, ma tu oltrepassi il velo e poi inizi a riflettere. Le avevano spiegato cos’erano i Dimensional ma non poteva di certo immaginare d’essere una privilegiata.
Sono arrivata nella Taverna del Mondo Serpente ed è bello vedere che non sono l’unica ad avere un aspetto particolare, attorno a me c’è una varietà etnica quasi infinita
Capitolo II : Un passato dimenticatoIl mio passato non è altro che un granello di sabbia che si è perso ormai da tempo nei meandri della storia, il mio presente è un libro dalle pagine vuote ... ogni singolo istante che precede la rinascita è stato cancellato, l’unico ricordo che possiedo è colmo delle sensazioni che ho sperimentato poco dopo il risveglio. Come può sembrarmi tutto nuovo?
Camminavo a piedi nudi lungo le strade di Cham Fau. Non dovevo avere un bell’aspetto, notavo troppi sguardi addosso a me, non potevo dire che nessuno di loro fosse lontanamente amichevole. Avevano paura di me ed io provavo lo stesso nei loro confronti. Diffidenza e altro che non riuscivo a capire.
Altri attimi confusi
Raggiungo il mercato Centrale, sono stanca, affamata e mi viene quasi naturale fissare il cibo
*Una mela? Non volevo rubare la mela, io la guardavo*
Non è del tutto facile spiegarlo quando non sei in grado di capire ciò che dicono e provi a comunicare imitando parole che vengono distorte involontariamente.
Io devo tutto a T’ung Mei, egli è un monaco che fa parte del Monastero della Tigre Bianca. Da solo riesce a dissipare la mia confusione e lo fa tendendomi la mano con innata semplicità, un gesto che non ha nulla a che fare con il contatto fisico. Egli mi capisce, mi parla e chiarisce buona parte dei miei dubbi. Mi offre il supporto morale che mi serve poi, apre le porte del Tempio che mi ospiterà trenta lunghi giorni.
Ho ripagato l’ospitalità lavorando nelle cucine, a cambio ho avuto vitto e alloggio, sono riuscita a comperare abiti nuovi che mi hanno permesso di rendere il mio aspetto migliore. I monaci mi accettavano e io, aspettavo con pazienza di poter parlare con T’ung. Ogni singola cosa raccontata da lui era per me nuova ed interessante in pari misura. I racconti del suo passato fanno ormai parte del mio presente: i viaggi, gli studi, il distacco dalla famiglia, scelte necessarie per intraprendere il Cammino dell’Illuminazione.
Il distacco non è stato semplice, sentivo la necessità di volare via eppure una parte di me si ostinava a restare. La mattina del trentunesimo giorno sono andata via e non ho fatto ritorno, non è stata una scelta semplice ma non potevo restare perché sentivo che c’era altro la fuori per me. la necessità di conoscere mi ha portata a intraprendere lunghi viaggi.
Ho scoperto di essere un Dimensional in modo casuale, non potevo sapere d’esserlo perché fa parte dei ricordi cancellati.
Ho preso i contatti con una guida che mi doveva proporzionare la chiave che mi dava l’opportunità di oltrepassare quel portale. Mi viene consegnato un oggetto, all’interno di un ciondolo ci sono tre chicchi di riso, mi viene spiegato che devo tenere l’oggetto a contatto con la pelle e poi devo oltrepassare il velo iridescente. Erano cose nuove per me, non ero io nelle condizioni di metterlo in dubbio, vero?
Il problema è quando ti accorgi d’aver dimenticato il medaglione sul muretto dov’eri prima seduta e non hai niente in mano. La necessità mista all’ansia e un pizzico di sbadataggine ti portano a compiere il passo che avrebbe potuto uccidere tanti altri, ma tu oltrepassi il velo e poi inizi a riflettere. Le avevano spiegato cos’erano i Dimensional ma non poteva di certo immaginare d’essere una privilegiata.
Sono arrivata nella Taverna del Mondo Serpente ed è bello vedere che non sono l’unica ad avere un aspetto particolare, attorno a me c’è una varietà etnica quasi infinita
Nascere in quel modo non è mai un bene perché la tua esistenza oscilla a metà strada tra l’assere umano e il resto. Una discendenza mostruosa ereditata da un padre che non provava di certo amore nei confronti di mia madre. La femmina non era altro che una schiava per lui, io stessa sarò trattata come se fossi un oggetto per buona parte della mia vita.
Sono stata cresciuta in modo tale da considerare la violenza casuale un atto dovuto, la paura iniziale venne sostituita con la necessità di far provare ad altri gli stessi tormenti che venivano inferti a me, quotidianamente. Odiavo, si, disprezzavo ogni singolo istante di vita che non riguardasse da vicino la mia persona. Colei che mi aveva fatto nascere provò a uccidermi non una, ma ben tre volte, io non ero altro che una aberrazione per lei ... non potevo nemmeno provare a ucciderla perché mio padre voleva far nascere altre creature ibride, tutte le umane del "nido" erano necessarie per portare avanti il progetto che lo terrà impegnato fino alla morte.
Mio padre era Neht’luhli, lui era un alto sacerdote di Merrshaulk uno dei volti di Sseth, era il tipo di chierico che dedicava buona parte della propria esistenza al raggiungimento di uno scopo. Come ogni buon "predatore" che si rispetti aveva costruito il proprio "nido" (dimora) scegliendo una zona strategicamente utile. Acque Nere è una città lacustre, buona parte del cibo che arriva sulle tavole di Tuono Risonante proviene da li ... certi dettagli non potevano essere ignorati perché dominarla avrebbe messo in croce Avalas.
Come poteva un solo uomo compiere un’impresa cosi grande? Creare una piccola quanto discreta comunità era il primo dei passi da compiere, lui non era l’unico ... poco a poco altri adepti si aggiunsero alla sua causa, una ventina di Yuan-ti generarono più di cento mezzosangue nei successivi venti anni. La pazienza e la costanza venne premiata, la "famiglia" aveva una doppia facciata ed i membri si dedicavano attivamente al commercio. Questo gli ha dato modo di avere una certa autonomia a livello economico che gli ha permesso di ampliare i propri possedimenti comperando una dimora più grande quanto basta per ospirare a tutti, un luogo adatto, uno di quelli che s’insinuano sottoterra. Luoghi occulti che verranno usati per portare avanti il suo progetto. Sotterranei. Segrete. Prigioni
Il suo sogno era semplice ... lui avrebbe officiato il sacrificio umano che gli avrebbe permesso di avere dalla sua parte in carne e ossa lo stesso Merrshaulk. Il rito non era di certo semplice, il sacerdote aveva trovato testi antichi che descrivevano con lusso di dettagli la scena: dodici fanciulli di non più di sette anni d’età, dovevano essere catturati e trattenuti quanto basta per somministrare loro una piccola dose di veleno che li avrebbe resi "puri" agli occhi del dio. Le sparizioni dovevano essere fatte in modo graduale, i pargoli venivano prelevati dai loro letti, inutile dire che il loro destino erano le celle costruite nei sotterranei ... luoghi che nessuno conosceva perché nessuno aveva avuto modo di vederli per poi uscire da essi ancora in vita.
giovedì 1 giugno 2017
L'impiccato
THE HANGED MAN (L'IMPICCATO)
INVESTIGATIVA/COMBATTIVA
AMBIENTATA A SIGIL, QUARTIERI BASSI
CAPITOLO I - L'impiccato
Leonard Northwode
Tutto ruota attorno a lui anche se di lui all'inizio abbiamo poco più di un corpo. Il cadavere viene trovato non troppo distante della propria dimora, il corpo è ancora caldo, non vi sono segni di lotta che possano introdurre chissà quale scontro. Il cappio (con annesso corpo) pende ad un'altezza approssimativa di 2 metri e mezzo, viene usata una grossa fune, questo è quello che i pg potranno apprezzare senza utilizzare particolari abilità.
La zona può essere controllata in modo esaustivo.
- Osservare:
inferiore al 15 : I pg notano che gli abiti dell'uomo sono curati, nello stesso modo lo è anche il viso che non apparenta più di 35 anni di età. Poco sotto le corde possiamo notare un'amplia zona rossa questo vuol dire che il collo non si è spezzato immediatamente, il suicida avrebbe potuto avere il tempo necessario per pentirsi amaramente della scelta
dai 16 ai 20 : Oltre alle informazioni anteriori se ne aggiungono altre, ci sono due ganci usati per assicurare la corda al muro, il primo è in basso posizionato alla destra del corpo, incastrato in mezzo alla pietra che forma il muro di una casa apparentemente abbandonata. In mezzo agli edifici che costeggiano la stradina c'è una grossa trave, il secondo gancio è stato assicurato li.
oltre i 21 : Superando questo punteggio ci saranno altri dettagli aggiuntivi, i ganci non sono stati corrosi dallo smog di sigil, il materiale è lucido ed è piuttosto semplice pensare che l'intera struttura sia stata montata di recente. Occhio attento però potrà notare come ai piedi dell'uomo (per terra) ci sono frammenti di cristallo di piccole dimensioni, mentre i piedi (suole delle scarpe) non presentano traccie. Quanto più alto è il tiro (superati i 25) quanto più semplice sarà notare che c'è una sostanza appiccicosa, o meglio ci sono i resti che stanno gradualmente sparendo inghiottiti dal terricio ed i resti di fuliggine depositati sulla strada. Ma che senso ha bere una pozione poco prima di suoicidarsi?
- Cercare :
inferiore ai 15: tutto quello che viene descritto, quello che stà alla vista, alla portata di tutti
dai 16 ai 20: sul corpo dell'uomo possono essere incontrati: nella tasca del cappotto sul lato destro : tabacco da masticare, una fede d'oro con le incisioni parzialmente cancellate dai graffi, una pagina di un libro contabile strappata, questo foglio non è altro che un elenco di materiali comunemente utilizzati dagli artigiani per la produzone di armi, sul lato dentro ci sono delle scritte ma sembrano parole messe a caso non è facile decifrarle, serve la chiave di lettura
oltre i 21: nei pantaloni dentro una tasca parzialmente nascosta dalla cintura trovate una lettera scritta in comune indirizzata ad una tal Margery Edgar, poche parole leggibili "Amore mio non potevo sopportarlo, avrei voluto darti una vita migliore ma ... mi auguro tu possa essere felice. Prenditi cura di Nicolas" sul retro c'è solo scritto in un angolo il nome di una strada vicina ed un numero.
- Ascoltare:
una melodia fà da sottofondo alle ricerche il tono è melanconico, soffuso e ripetitivo.
Un punteggio superiore al 20 ci darà modo di capire più o meno da dove arriva, verrà istintivo guardare a destra (osservare superiore al 20 per trovare un carillon parzialmente coperto da un panno sulla finestra della casa abbandonata)
Il panno è un fazzoletto in seta, nell'ngolo ci sono delle iniziali che non corrispondono ai nomi rivelati nella sessione iniziale, una R ed una L, filo d'oro, calligrafia curata, il fazzoletto ha un buon profumo che ricorda quello delle rose
Il carillon è un oggetto femminile, distacca in messo al grigiume perchè il legno è laccato in bianco e la superficie impreziosita da vistose incisioni che formano foglie, spine e petali, sono due rose che si aprono in cada lato
Sempre vicino alla finestra un'altro test di cercare/osservare con valore superiore al 22 ci farà incontrare una piccola chiave argentata incastrata dentro una fessura
II CAPITOLO - LA VEDOVA
Margery Edgar
La seconda parte dell'avventura prevede una chiaccherata con la neo vedova alla quale sarà data in vivo e diretto la notizia della morte del marito.
La casa è la tipica dimora a due piante occupata da un modesto fabbro e l'altrettanto modesta famiglia. I vicini potranno dare qualche altro dettaglio nel caso siano fatte domande a loro prima di bussare la porta.
Percepire sotto il 15 > Qualcuno ha notato una certa agitazione nella coppia, negli ultimi giorni lui tornava a casa troppo tardi mentre lei restava sveglia ad aspettarlo, le luci del salotto/sala comune erano accese fino a notte fonda. Non è possibile sapere cosa faceva l'uomo fino a tardi ma c'è da dire che non ci sarebbero state urla ad accoglierlo, poco dopo l'ingresso la luce si spegneva e non voleva accendersi fino all'indomano
Percepire sopra il 16 > Un paio di persone potranno aggiungere altri dettagli
- La luce della forgia si accende poco dopo che la luce nel dormitorio matrimoniale si spengono (potrebbe significare che c'è qualcun'altro nella casa?)
- Dalla finestra fuoriesce un delicato profumo ai petali di rosa
(potrebbe aver relazione con il fazzoletto trovato sul luogo del delitto?)
La vedova potrebbe sembrare il genere di donna che cade facilmente ma non è detto che sia cosi, bastano pochi istanti per smentire l'apparenza, bastano poche parole per mettere alla luce un modo di fare che potrebbe non essere del tutto benevolo.
La rigidezza nei modi và paripasso con la freddezza propria di chi non ha avuto quel tipo di vita che molti definirebbero "rose e fiori", la mancanza di sonno è apprezzabile nelle profonde occhiaie che incorniciano il volto, che potrebbe essere grazioso se non fosse per il colore malsano della carnagione (non è salutabile vivere nei quartieri bassi, la fuliggiene gradualmente corrode ogni cosa compreso, case o persone, tutto è a rischio laggiù)
- Parlando con lei avranno modo di capire di più sulla coppia, ci saranno informazioni che riguardano loro
Quali sono gli obiettivi di questa giocata?
1 - Confermare la tensione che adombrava quel rapporto, erano felici? No. Quella è solo facciata
2 - Avere il suo consenso di controllare il laboratorio dell'artigiano
3 - Cogliere un'importante informazione ... Nicolas è morto poco dopo il parto, lei stessa lo descriverà come evento nefasto, il bimbo è nato con gravi malformazioni, lei è svenuta non è riuscita a vederlo, l'unica cosa che sà ... è che il marito l'ha portato lontano per dargli sepoltura
4 - Sempre lei racconterà le voci messe "erroneamente" in giro, voci che parlavano di strani patti con strane creature ... cose che andavano ben oltre le sue capacità
5 Il matrimonio non è riuscito a riprendersi, leri non è riuscita a dargli un'altro erede e lui ha iniziato a comportarsi stranamente "passava ore chiuso dentro la bottega, non mi permetteva entrare, preferiva stare da solo" queste le frasi che si ripetono durante il colloquio
III CAPITOLO - LABORATORIO ARTIGIANO
Dopo aver ottenuto le informazioni e dopo che lei vi ha concesso la possibilità di entrare nella bottega l'avventura si sposta dal salottino dove la dama ha ricevuto il gruppo alla bottega
- La stanza è quadrata ed è divisa in due da una sottile parete utile per dividere gli ambienti, una tenda viene usata per coprire l'accesso alla zona pubblica, quella usata dall'artigiano per ricevere i clienti
- La zona adibita a negozio è piuttosto spoglia, ci sono un paio di sedie, un tavolo. Una zona ordinata, pulita, due vetrine servono per mettere in esposizione la mercanzia (armi semplici a volte incomplete giusto per far vedere il processo di creazione)
Sul tavolo trovaremo dei fogli appilati in modo ordinato, sono gli ordini di produzione raccolti negli ultimi mesi ... quello che salta all'occhio e che questi sono di superiore numero rispetto agli oggetti realizzati e cosegnati, uno ogni dieci viene puntualmente evaso.
- La bottega è un disastro. La fornace è spenta già da giorni. Ovunque regna il caos è come se l'uomo prima di uscire preso dalla disperazione abbia cercato di distruggere il luogo, buona parte degli attrezzi sono a terra. Un tavolo in pesante noce dovrebbe essere utilizzato come base per la lavorazione ... sulla superficie però non c'è niente (tutto quello che c'era è stato gettato a terra), pulendo un poco lo strato di polvere (osservare superiore a 20) potranno notare come di sono profondi graffi sulla superficie, sono 10 sono disposti in orizzontale
Dentro l'unico cassetto i pg potranno trovare altre pergamene dal contenuto leggibile se i pg conoscono il "Comune"
"Ci siamo. Forse mancano ore, forse minuti
non ho più la forza di scrivere"
"Non so se ho fatto la cosagiusta, ma penso di si... Era un mostro, era terribile, disgustoso e per nulla umano. Era mio figlio! O forse era solo il figlio dei demoni e degli inferi, e io l’ho ricacciato nelle fogne da dove proveniva”
"È... lui!! È tornato!! Ho conosciuto mio figlio. Non ho idea di come sia sopravvissuto"
"Sono stato costretto a procurargli carne umana"
"Ha sentito l'odore dalle fogne e gli piace, non si accontenta di ratti
la fame aumenta giorno dopo giorno, l'ultimo corpo è durato pochi attimi
l'ha sbranato ... io ero davanti, non potevo fare niente, avrebbe ucciso
Margery ... la mia dolce sposa, come può generare un orrore simile?"
La nota più recente quella meno ingiallita viene scritta prima del suicidio
"Sono diventato io stesso un mostro ... ho condannato a morte altre persone
la mia vita, non potrà essere ... tutto ciò che ero è morto, spero solo che altri
abbiano a forza necessaria per trovare una via d'uscita ... io .... "
Nella stanza non c'è altro, o meglio si, una botola è parzialmente nascosta da un vecchio tappeto, la botola è chiusa a chiave (i pg dovrebbero avere la chiave se no sarà necessario usare metodi alternativi per aprire l'ingresso)
La botola può essere trovata grazie ad un tiro Cercare superiore a 20, una volta aperta si passa alla successiva zona
CAPITOLO IV - La cantina
Non è difficile scendere perchè c'è una scala ed è piuttosto solida perchè l'uomo doveva scendere spesso qua sotto.
Non appena scesi (ci vuole una fonte d'illuminazione se non si ha la scurovisione) ci troviamo in una stanza di ridotte dimensioni 6x6, buona parte della parete opposta è sfondata e dà accesso alle fogne (come si può capire? dall'odore a marcio)
Alla nostra sinistra ci sono delle botti, sono vuote, un paio di loro sono parzialmente distrutte
Alla nostra destra una macabra soperta, in mezzo alle assi c'è un corpo, o meglio c'è quello che resta di un corpo parzialmente sbranato
Nel centro della sala c'è un braciere che viene usato per illuminare la sala, l'odore a rose è ancora intenso anche se viene corrotto dagli altri odori presenti nella stanza.
I pg potranno controllare ogni cosa ... ad un certo punto però inizieranno a notare dei rumori che corrispondono all'avvicinamento di un qualcosa che graffia il muro
E qua entra in scena il png che in questo caso è il seguente :
III CAPITOLO - LABORATORIO ARTIGIANO
Dopo aver ottenuto le informazioni e dopo che lei vi ha concesso la possibilità di entrare nella bottega l'avventura si sposta dal salottino dove la dama ha ricevuto il gruppo alla bottega
- La stanza è quadrata ed è divisa in due da una sottile parete utile per dividere gli ambienti, una tenda viene usata per coprire l'accesso alla zona pubblica, quella usata dall'artigiano per ricevere i clienti
- La zona adibita a negozio è piuttosto spoglia, ci sono un paio di sedie, un tavolo. Una zona ordinata, pulita, due vetrine servono per mettere in esposizione la mercanzia (armi semplici a volte incomplete giusto per far vedere il processo di creazione)
Sul tavolo trovaremo dei fogli appilati in modo ordinato, sono gli ordini di produzione raccolti negli ultimi mesi ... quello che salta all'occhio e che questi sono di superiore numero rispetto agli oggetti realizzati e cosegnati, uno ogni dieci viene puntualmente evaso.
- La bottega è un disastro. La fornace è spenta già da giorni. Ovunque regna il caos è come se l'uomo prima di uscire preso dalla disperazione abbia cercato di distruggere il luogo, buona parte degli attrezzi sono a terra. Un tavolo in pesante noce dovrebbe essere utilizzato come base per la lavorazione ... sulla superficie però non c'è niente (tutto quello che c'era è stato gettato a terra), pulendo un poco lo strato di polvere (osservare superiore a 20) potranno notare come di sono profondi graffi sulla superficie, sono 10 sono disposti in orizzontale
Dentro l'unico cassetto i pg potranno trovare altre pergamene dal contenuto leggibile se i pg conoscono il "Comune"
"Ci siamo. Forse mancano ore, forse minuti
non ho più la forza di scrivere"
"Non so se ho fatto la cosagiusta, ma penso di si... Era un mostro, era terribile, disgustoso e per nulla umano. Era mio figlio! O forse era solo il figlio dei demoni e degli inferi, e io l’ho ricacciato nelle fogne da dove proveniva”
"È... lui!! È tornato!! Ho conosciuto mio figlio. Non ho idea di come sia sopravvissuto"
"Sono stato costretto a procurargli carne umana"
"Ha sentito l'odore dalle fogne e gli piace, non si accontenta di ratti
la fame aumenta giorno dopo giorno, l'ultimo corpo è durato pochi attimi
l'ha sbranato ... io ero davanti, non potevo fare niente, avrebbe ucciso
Margery ... la mia dolce sposa, come può generare un orrore simile?"
La nota più recente quella meno ingiallita viene scritta prima del suicidio
"Sono diventato io stesso un mostro ... ho condannato a morte altre persone
la mia vita, non potrà essere ... tutto ciò che ero è morto, spero solo che altri
abbiano a forza necessaria per trovare una via d'uscita ... io .... "
Nella stanza non c'è altro, o meglio si, una botola è parzialmente nascosta da un vecchio tappeto, la botola è chiusa a chiave (i pg dovrebbero avere la chiave se no sarà necessario usare metodi alternativi per aprire l'ingresso)
La botola può essere trovata grazie ad un tiro Cercare superiore a 20, una volta aperta si passa alla successiva zona
CAPITOLO IV - La cantina
Non è difficile scendere perchè c'è una scala ed è piuttosto solida perchè l'uomo doveva scendere spesso qua sotto.
Non appena scesi (ci vuole una fonte d'illuminazione se non si ha la scurovisione) ci troviamo in una stanza di ridotte dimensioni 6x6, buona parte della parete opposta è sfondata e dà accesso alle fogne (come si può capire? dall'odore a marcio)
Alla nostra sinistra ci sono delle botti, sono vuote, un paio di loro sono parzialmente distrutte
Alla nostra destra una macabra soperta, in mezzo alle assi c'è un corpo, o meglio c'è quello che resta di un corpo parzialmente sbranato
Nel centro della sala c'è un braciere che viene usato per illuminare la sala, l'odore a rose è ancora intenso anche se viene corrotto dagli altri odori presenti nella stanza.
I pg potranno controllare ogni cosa ... ad un certo punto però inizieranno a notare dei rumori che corrispondono all'avvicinamento di un qualcosa che graffia il muro
E qua entra in scena il png che in questo caso è il seguente :
martedì 11 aprile 2017
Evelyn
Questo è il clone di Valerie Bonnet
Introduzione: Il Luogo Io’lokar
Benvenuto viandante a Io’lokar, unica città libera fra i domini dei draghi.
Contempla l’impervia montagna da cui sorge.
Osserva la Vastità alle tue spalle che solo qui puoi dominare.
In questo luogo non c’è distinzione di razza, ideologia o fede, pietre e mattoni di queste mura.
La tolleranza, il rispetto e l’uguaglianza tra tutte le creature sono le basi su cui si fonda il codice delle nostre leggi, chiavi di volta delle nostre architetture.
Ogni creatura è libera di servire la conoscenza in ogni forma, a patto di condividere il suo sapere con la città , alito di vita della nostra gente.
I nostri nemici sono coloro che non tollerano la nostra stessa esistenza e anelano il nostro annientamento.
Noi li compatiamo, perché solo gli inetti possono credere che questa meravigliosa città sia una blasfemia ed un anatema da distruggere.
Noi li compatiamo, perché fino a quando saranno questi sentimenti a guidarli, le nostre poderose difese saranno inespugnabili.
Viandante, rendi onore per la fiducia che ti è stata concessa.
Varca i nostri cancelli e riverisci i Guardiani.
Contempla queste fondamenta forti quanto i nostri ideali.
Sii cittadino tra noi cittadini.
O vattene e non fare più ritorno. -
Incisione in draconico riportata sui colossali cancelli meridionali della città
[immagine]http://i1222.photobucket.com/albums/dd500/yilitaiwandou/IOLOKAR1.jpg[/immagine]Mappa Città[didascalia]
Nei dodici secoli della sua storia la Città della Conoscenza crebbe e si sviluppa come un gigantesco forte scavato nella montagna.
Al riparo delle sue imponenti mura vivono i cittadini io’lokari: artigiani, studenti ed artisti che svolgono le loro attività rispondendo alla causa del comune progresso.
Su di loro vegliano i Guardiani, che negli ultimi secoli però non hanno praticamente interferito sulle politiche della città . I più saggi studiosi ritengono che siano stati impegnati nella gestione delle relazioni con gli altri draghi ad un livello che le altre creature non potrebbe nemmeno immaginare. Dalla creazione di Io’vakas e poi Io’lokar si è infatti assistito ad un progressivo esodo dall’Argonnessen verso Sarlona da parte dei draghi che vedevano nella Profezia Draconica la futura distruzione di tutte le razze inferiori. In particolare alcuni interpretarono come possibile mezzo per concretizzarla la venuta dei quori da Dal Quor, motivo per cui alcuni draghi e poi i loro discendenti, si unirono alle forze di Riedra o si stabilirono in Adar per contrastar
I personaggi :
La dimora della famiglia si trova nel secondo livello (partendo dal basso). Il padre si chiama Aurion V entrue mago di medio livello (11 Totale - Mago/Maestro del Sapere), uomo semplice che ha scelto -volontariamente- d’interrompere gli studi per portare avanti la famiglia. Aurion gestisce un modesto negozio aperto in collaborazione con Eiron, vecchio amico d’infanzia, vicino di casa, padre anche lui di tre graziose gnomette. Aurion è specializzato in Abiurazione, mentre il socio è abile con le arti illusorie. La madre di Evelyn si chiama Sarah, lei è un’altrettanto semplice guida (ranger 8 livello) che offre i suoi servigi a coloro che fanno visita per la prima volta alla città, lavoro che può portare avanti sporadicamente perchè non è di certo facile avere tempo libero quando ci solo sei pargoli che rivoluzionano tutto ad ogni ora del giorno e della notte.
I fratelli di Evelyn sono : Turin (1 anno), Roman (14 anni), Valinor (14 anni), T’seramed (16 anni), Mieleh (24 anni), Evelyn (27 anni).
I primi tre non sembrano sono propensi ad impegnarsi nello studio, forse per via dell’età, mentre gli altri tre sembrano essere intenzionati ad impegnarsi tanto che T’saramed e Mieleh iniziano a lavorare nel negozio di articoli magici gestito dal padre.
La nostra protagonista: Evelyn
- L’aspetto non ha niente a che vedere con i fratelli, ha ereditato solo la forma degli occhi della madre il resto è palesemente influenzato da un retaggio che ormai si credeva perso già che ormai da diverse generazioni non dava mostra di se.
I racconti tramandati da generazioni narrano dell’idilliaca storia d’amore nata tra un’antepassato, una fanciulla innamorata resta incinta, un Avoral altrettanto innamorato le promette d’essere al suo fianco per sempre. Non è detto che ci sia un finale felice, riescono ad avere due figli, maschio e femmina, il resto è soffuso, troppi dettagli si sono persi, coperti dalle sabbie del tempo.
I capelli di Evelyn sono argentei, soffici piume bianche si mescolano sapientemente in mezzo alle ciocche (tipico degli Avoral Celestiali)
La sua nascita è una benedizione per il nucleo famigliare che si sente in alcun modo "baciato" dalla fortuna.
- Fin da piccola diventa amica inseparabile dei libri ai quali dedica ogni singolo attimo della giornata, questa passione la porta ad essere particolarmente introversa e taciturna, non è strano però incrociare individui simili perchè molti hanno la stessa propensione, sono quei "pochi eletti" che sviluppano un amore quasi incondizionale nei confronti dello studio
- Predilige luoghi pochi affini alla sua età questo la porta a rinchiudersi nelle numerose biblioteche presenti in città, ignorando le richieste dei fratelli che la vorrebbero più vicina a loro
- La frequentazione assidua però le viene bene perchè un paio d’anni dopo (14 anni) le viene offerto un lavoro come apprendista del bibbliotecaio che si affeziona in particolar modo alla creatura dal viso angelico, dai modi riservati, silenziosa quanto delicata svolge alla perfezione il compito che le viene affidato, continuerà ad aiutare l’anziano per altri 10 anni
- Il bibliotecaio che ha conoscenze alquanto indirette con Dragana (una leggendaria studiosa, una goblin ... anche se in realtà l’originale è stata uccisa parecchio tempo prima e l’essere viene sostituito da un’altra identità) la presenta e permette il suo ingresso nel Collegio delle Arti Arcane
I luoghi dove il sapere non ha eguali in tutta Eberron sono i quattro Collegi della Conoscenza fondati dai Guardiani all’epoca della fondazione di Io’lokar. Come voluto dai grandi draghi, ogni collegio sviluppa uno specifico ramo della conoscenza: le Arti Arcane (magia arcana, alchimia e astronomia), Scienze Naturali (magia divina e biologia), Scienze Coscienti (arti psioniche e psicologia) e Scienze dell’Inconscio (storia, sociologia e studio dei sogni). I collegi condividono lo studio della Profezia Draconica, contribuendo ognuno per le proprie competenze
- Frequenta il Collegio assiduamente e lo fà per oltre dieci anni, il tempo libero lo alterna lavorando nella biblioteca o in alternativa aiuta la madre nelle faccende domestiche, nell’istruzione dei fratelli più piccoli ed tutto il resto che può essere utile per portare avanti quella famiglia che piccola non è ...
- "L’eco mentale di questa pulsazione, udito fino agli ultimi strati dell’Abisso, ha fatto impazzire parecchi esseri, e ne ha ucciso altri, tuttavia, alcuni individui apparentemente senza nulla in comune l’un con l’altro, sembra che per qualche scherzo del fato siano riusciti a trattenere parte di questa immensa energia, dando così origine ad un fenomeno che avrà sempre un profondo impatto nella storia di tutte le razze conosciute."
Lei avverte questa pulsazione quand’è seduta allo scrittorio nella sua modesta stanza, davanti a lei quanto basta per scrivere, l’illuminazione garantita da un paio di candele (più per vezzo che per necessità). La mente viene sconvolta dall’eco, il disagio la obbliga a fermare la mano, il resto dei ricordi sono offuscati ... l’aasimar si risceglia poche ore dopo con un leggero mal di testa misto all’imbarazzo che prova quando vede una macchia piuttosto vistosa sull’ultima pagina trascritta.
Il fenomeno sarà motivo di discussione nel Collegio ed è probabile che ci siano successive ricerche da parte dei sapienti, chissà quante teorie verranno elaborate? C’è da dire che l’evento in quel luogo assume una sfumatura alquanto strana perchè all’inizio viene trattato nello stesso modo delle altre disgrazie avvenute durante gli anni.
Lo studio della Profezia dei Draghi pregna ogni singola vita nasca in quel luogo
I testi sacri definiscono la Profezia un “ritrovamento”, ed è per questo che alcuni credono nella venuta dei nuovi Progenitori.
Questi saranno scelti tra i più potenti Dei Dragoni e di conseguenza i più grandi tra i Sovrani diverranno nuovi Dei Dragoni nel prossimo universo. Questa corrente teologica definisce il Thir come il Ciclo Perpetuo della Creazione. Quindi una nuova profezia nascerà da quella attuale, ed il suo compimento è nelle mani dei draghi.
Introduzione: Il Luogo Io’lokar
Benvenuto viandante a Io’lokar, unica città libera fra i domini dei draghi.
Contempla l’impervia montagna da cui sorge.
Osserva la Vastità alle tue spalle che solo qui puoi dominare.
In questo luogo non c’è distinzione di razza, ideologia o fede, pietre e mattoni di queste mura.
La tolleranza, il rispetto e l’uguaglianza tra tutte le creature sono le basi su cui si fonda il codice delle nostre leggi, chiavi di volta delle nostre architetture.
Ogni creatura è libera di servire la conoscenza in ogni forma, a patto di condividere il suo sapere con la città , alito di vita della nostra gente.
I nostri nemici sono coloro che non tollerano la nostra stessa esistenza e anelano il nostro annientamento.
Noi li compatiamo, perché solo gli inetti possono credere che questa meravigliosa città sia una blasfemia ed un anatema da distruggere.
Noi li compatiamo, perché fino a quando saranno questi sentimenti a guidarli, le nostre poderose difese saranno inespugnabili.
Viandante, rendi onore per la fiducia che ti è stata concessa.
Varca i nostri cancelli e riverisci i Guardiani.
Contempla queste fondamenta forti quanto i nostri ideali.
Sii cittadino tra noi cittadini.
O vattene e non fare più ritorno. -
Incisione in draconico riportata sui colossali cancelli meridionali della città
[immagine]http://i1222.photobucket.com/albums/dd500/yilitaiwandou/IOLOKAR1.jpg[/immagine]Mappa Città[didascalia]
Nei dodici secoli della sua storia la Città della Conoscenza crebbe e si sviluppa come un gigantesco forte scavato nella montagna.
Al riparo delle sue imponenti mura vivono i cittadini io’lokari: artigiani, studenti ed artisti che svolgono le loro attività rispondendo alla causa del comune progresso.
Su di loro vegliano i Guardiani, che negli ultimi secoli però non hanno praticamente interferito sulle politiche della città . I più saggi studiosi ritengono che siano stati impegnati nella gestione delle relazioni con gli altri draghi ad un livello che le altre creature non potrebbe nemmeno immaginare. Dalla creazione di Io’vakas e poi Io’lokar si è infatti assistito ad un progressivo esodo dall’Argonnessen verso Sarlona da parte dei draghi che vedevano nella Profezia Draconica la futura distruzione di tutte le razze inferiori. In particolare alcuni interpretarono come possibile mezzo per concretizzarla la venuta dei quori da Dal Quor, motivo per cui alcuni draghi e poi i loro discendenti, si unirono alle forze di Riedra o si stabilirono in Adar per contrastar
I personaggi :
La dimora della famiglia si trova nel secondo livello (partendo dal basso). Il padre si chiama Aurion V entrue mago di medio livello (11 Totale - Mago/Maestro del Sapere), uomo semplice che ha scelto -volontariamente- d’interrompere gli studi per portare avanti la famiglia. Aurion gestisce un modesto negozio aperto in collaborazione con Eiron, vecchio amico d’infanzia, vicino di casa, padre anche lui di tre graziose gnomette. Aurion è specializzato in Abiurazione, mentre il socio è abile con le arti illusorie. La madre di Evelyn si chiama Sarah, lei è un’altrettanto semplice guida (ranger 8 livello) che offre i suoi servigi a coloro che fanno visita per la prima volta alla città, lavoro che può portare avanti sporadicamente perchè non è di certo facile avere tempo libero quando ci solo sei pargoli che rivoluzionano tutto ad ogni ora del giorno e della notte.
I fratelli di Evelyn sono : Turin (1 anno), Roman (14 anni), Valinor (14 anni), T’seramed (16 anni), Mieleh (24 anni), Evelyn (27 anni).
I primi tre non sembrano sono propensi ad impegnarsi nello studio, forse per via dell’età, mentre gli altri tre sembrano essere intenzionati ad impegnarsi tanto che T’saramed e Mieleh iniziano a lavorare nel negozio di articoli magici gestito dal padre.
La nostra protagonista: Evelyn
- L’aspetto non ha niente a che vedere con i fratelli, ha ereditato solo la forma degli occhi della madre il resto è palesemente influenzato da un retaggio che ormai si credeva perso già che ormai da diverse generazioni non dava mostra di se.
I racconti tramandati da generazioni narrano dell’idilliaca storia d’amore nata tra un’antepassato, una fanciulla innamorata resta incinta, un Avoral altrettanto innamorato le promette d’essere al suo fianco per sempre. Non è detto che ci sia un finale felice, riescono ad avere due figli, maschio e femmina, il resto è soffuso, troppi dettagli si sono persi, coperti dalle sabbie del tempo.
I capelli di Evelyn sono argentei, soffici piume bianche si mescolano sapientemente in mezzo alle ciocche (tipico degli Avoral Celestiali)
La sua nascita è una benedizione per il nucleo famigliare che si sente in alcun modo "baciato" dalla fortuna.
- Fin da piccola diventa amica inseparabile dei libri ai quali dedica ogni singolo attimo della giornata, questa passione la porta ad essere particolarmente introversa e taciturna, non è strano però incrociare individui simili perchè molti hanno la stessa propensione, sono quei "pochi eletti" che sviluppano un amore quasi incondizionale nei confronti dello studio
- Predilige luoghi pochi affini alla sua età questo la porta a rinchiudersi nelle numerose biblioteche presenti in città, ignorando le richieste dei fratelli che la vorrebbero più vicina a loro
- La frequentazione assidua però le viene bene perchè un paio d’anni dopo (14 anni) le viene offerto un lavoro come apprendista del bibbliotecaio che si affeziona in particolar modo alla creatura dal viso angelico, dai modi riservati, silenziosa quanto delicata svolge alla perfezione il compito che le viene affidato, continuerà ad aiutare l’anziano per altri 10 anni
- Il bibliotecaio che ha conoscenze alquanto indirette con Dragana (una leggendaria studiosa, una goblin ... anche se in realtà l’originale è stata uccisa parecchio tempo prima e l’essere viene sostituito da un’altra identità) la presenta e permette il suo ingresso nel Collegio delle Arti Arcane
I luoghi dove il sapere non ha eguali in tutta Eberron sono i quattro Collegi della Conoscenza fondati dai Guardiani all’epoca della fondazione di Io’lokar. Come voluto dai grandi draghi, ogni collegio sviluppa uno specifico ramo della conoscenza: le Arti Arcane (magia arcana, alchimia e astronomia), Scienze Naturali (magia divina e biologia), Scienze Coscienti (arti psioniche e psicologia) e Scienze dell’Inconscio (storia, sociologia e studio dei sogni). I collegi condividono lo studio della Profezia Draconica, contribuendo ognuno per le proprie competenze
- Frequenta il Collegio assiduamente e lo fà per oltre dieci anni, il tempo libero lo alterna lavorando nella biblioteca o in alternativa aiuta la madre nelle faccende domestiche, nell’istruzione dei fratelli più piccoli ed tutto il resto che può essere utile per portare avanti quella famiglia che piccola non è ...
- "L’eco mentale di questa pulsazione, udito fino agli ultimi strati dell’Abisso, ha fatto impazzire parecchi esseri, e ne ha ucciso altri, tuttavia, alcuni individui apparentemente senza nulla in comune l’un con l’altro, sembra che per qualche scherzo del fato siano riusciti a trattenere parte di questa immensa energia, dando così origine ad un fenomeno che avrà sempre un profondo impatto nella storia di tutte le razze conosciute."
Lei avverte questa pulsazione quand’è seduta allo scrittorio nella sua modesta stanza, davanti a lei quanto basta per scrivere, l’illuminazione garantita da un paio di candele (più per vezzo che per necessità). La mente viene sconvolta dall’eco, il disagio la obbliga a fermare la mano, il resto dei ricordi sono offuscati ... l’aasimar si risceglia poche ore dopo con un leggero mal di testa misto all’imbarazzo che prova quando vede una macchia piuttosto vistosa sull’ultima pagina trascritta.
Il fenomeno sarà motivo di discussione nel Collegio ed è probabile che ci siano successive ricerche da parte dei sapienti, chissà quante teorie verranno elaborate? C’è da dire che l’evento in quel luogo assume una sfumatura alquanto strana perchè all’inizio viene trattato nello stesso modo delle altre disgrazie avvenute durante gli anni.
Lo studio della Profezia dei Draghi pregna ogni singola vita nasca in quel luogo
I testi sacri definiscono la Profezia un “ritrovamento”, ed è per questo che alcuni credono nella venuta dei nuovi Progenitori.
Questi saranno scelti tra i più potenti Dei Dragoni e di conseguenza i più grandi tra i Sovrani diverranno nuovi Dei Dragoni nel prossimo universo. Questa corrente teologica definisce il Thir come il Ciclo Perpetuo della Creazione. Quindi una nuova profezia nascerà da quella attuale, ed il suo compimento è nelle mani dei draghi.
domenica 12 marzo 2017
Taniel
Protezione del Male
1
Benedizione
1
Contrastare Elementi
1
No
1
Rimuovi Paura
1
Scudo della Fede
1
Segno
2
Arma Spirituale
2
Gambe del Ragno
2
Soffio di Lestai
2
Arma di Gelo
2
Carezza di Lestai
2
Intuizione divina
2
Sollievo
3
Adattare Forma
3
Adattare Forma
3
Anello di Lame
3
Conforto del cuore
3
Preghiera
4
Buone Speranze
4
Lancia Sonica
4
Recitazione
4
Benedizione del Giusto
5
Evoca Mostri V
5
No
5
No
0
Individua Veleno
0
Individuazione del Veleno
0
Luce
0
Nessuna Luce
0
Riparare
0
Incividuazione del Magico
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