mercoledì 25 aprile 2018

Mary Closed

Eccoci qua ... o meglio no, ECCOVI LI ... a punto d'immergervi all'interno di quella che potrebbe essere una nuova avventura.  Un modo come altri di rendere il tempo libero diverso, imparare cose nuove visitando  gli angoli bui della città che vi ha "amorevolmente" accolto, Edimburgo.  Il Mary Kings Closed è un itinerario che s'insinua tra le viscere della città e vi dà modo di conoscere una buona fetta del passato,  circolano un numero imprecisato di leggende che narrano storie controverse protagonizzate da uomini, donne e bambini morti che non sono riusciti ad abbandonare il nostro piano materiale e questo li porta a vagare sottoforma di fantasmi.  Mary Kings Closed si trova a venticinque metri sotto terra, non è difficile trovare turisti ed inservienti.  In questa parte della città veniva scaricati i liquami della città e questo la rendeva a tutti gli effetti una fogna a cielo "aperto", il luogo perfetto dove potevano trovare rifugio i reietti della società, un luogo severamente colpito dalla peste.  Questo fa parte del passato perché al giorno d'oggi possiamo avere un esperienza diversa partecipando alle visite guidate gestite da uomini e donne che indossano abiti d'epoca.  Davanti a voi c'è una piazza di piccole dimensioni, l'illuminazione è garantita dalle poche luci artificiali che danno quel tocco di velato mistero perché lasciano buona parte degli edifici in penombra, quei pochi punti di "chiaro" rispettano fedelmente l'ambientazione e ci riescono assumendo forme idonee: fiaccole, lanterne schermate e candele posizionate all'interno delle finestre dei piani bassi. Nel centro della piazza possiamo notare una giovane donna  armata di "secchio" che cerca d'attirare l'attenzione dei presenti e lo fa tamburellando le mani sulla superficie lignea generando un suono moderato che farà da accompagnamento alle parole dette poco dopo [Benvenuti! Bienvenue! Welcome! Bienvenido! ] solo dopo aver ripetuto la stessa parola in un numero imprecisato di lingue -che vengono pronunciate più o meno nello stesso modo-  la fanciulla che non è altro che una delle tante guide turistiche, prosegue con il racconto preimpostato proprio di chi recita la stessa parte ogni santo giorno [Io sono Ishbel e sarò la vostra guida. Non è permesso portare cibo dall'esterno, nello stesso modo si consiglia di restare vicino, non è saggio allontanarsi troppo perché potreste perdere buona parte delle spiegazioni ed io non sono tenuta a ripeterle] il tutto viene detto con tanto di sorrisetto che preannuncia chissà quali ripercussioni future] un altro paio di colpetti sul tamburo improvvisato e non sarà del tutto difficile notare come inizia ad avanzare, lo fa lentamente ed i pochi presenti possono iniziare a seguirla (sempre se vogliono partecipare alla visita guidata, ce ne sono un paio all'altro estremo della piazza che preferiscono continuare in solitario).  Voi che fate? 


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Abbiamo detto che la donna avanza quanto basta per iniziare a percorrere una delle tante stradine che fa parte del giro turistico, una delle vie più ampie illuminata quanto basta per darvi modo di vedere le cose che l'altra Vs introducendo [FERMATEVI e  poi CHIUDETE gli OCCHI,  provate ad immaginare quella lieve pioggerellina che scende senza sosta sulle strade della old town di Edimburgo rendendole lucide come specchi. Il contrasto fra l’oscurità della sera e la luce fioca dei lampioni regalavano a Royal Mile quel tocco gotico che fa tanto set di un film in stile jack lo squartatore] si blocca giusto un attimo per dare quel tocco di suspense al racconto e poi aggiunge [ Con una buona immaginazione, ci si ritrova come nel Medioevo, a camminare a grandi falcate per raggiungere la piazza del Patibolo. La gente urla eccitata aspettando che quella giovane dai capelli rosso fuoco, accusata di stregoneria venga giustiziata. Un topo scappa nei vicoli oscuri orientandosi grazie all’olezzo dei rifiuti gettati dalle finestre degli edifici] un'altra piccola pausa prima di cambiare l'intonazione della voce che diventa un poco più alta e più grave [Non è difficile immaginarsi le pratiche infernali che venivano inflitte nei sotterranei della città] la stradina  non è del tutto dritta perché si curva a destra e non è del tutto difficile notare le varie ramificazioni che portano a zone distinte, tutte loro un po troppo scure [A quei tempi i cadaveri svolgevano un ruolo prezioso in campo di medicina e anatomia ma spesso non era facile procurarsi corpi, con il risultato che le pratiche di ricerca che andavano per la maggiore erano illegali. Il metodo più semplice risultava quello di recarsi nei sotterranei di Edimburgo, individuare il malcapitato, molto spesso un ubriaco o una prostituta, soffocarlo e prelevarlo per poterlo consegnare alla scuola d’anatomia in cambio di una lauta somma di denaro]  questi dati storici corrispondono alla verità non è difficile comprovare le parole dette nel fondo basta fare una ricerca utilizzando una delle tante diavolerie moderne.  La donna sembra intenzionata ad entrare nella prima casa alla vostra sinistra, non appena la porta si apre rivelando il contenuto ... potrete apprezzare una stanza parzialmente ammobiliata,  sulla vostra destra c'è un tavolo sufficientemente amplio da riuscire ad ospitare un numero imprecisato di candele, la donna consegna una accesa ad ogni partecipante con tanto di raccomandazione annessa, ovvero [stati attenti, il fuoco brucia] e poi si riallaccia al discorso principale e continuano a piovere dettagli che potrebbero provocare un paio di brividi non del tutto piacevoli [Molta gente fu uccisa tra queste mura che inizialmente fungevano da fulcro commerciale, ma con il tempo diventarono simbolo della malavita della città e infine, oggi risultano inghiottite dall’oscurità. Scendendo negli inferi terreni di Edimburgo possiamo avvicinarci per un attimo alla loro vita, ma non solo, possiamo renderci partecipi della loro morte ... perché non sono poche le presenze che animano le notti insonni degli spiriti che non hanno avuto la possibilità di oltrepassare il velo. Anime perse che vagano senza un apparente fine]  restando poi in silenzio, quanto basta da darvi l'opportunità di recepire quello che vi è stato narrato fino adesso


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Poco dopo aver completato quello che potrebbe sembrare un rito ma che in realtà non ha altra ragione d'essere che vada oltre offrirvi la giusta illuminazione, quella che vi permette di ricreare attorno a voi quell'atmosfera  tipica dell'età media, non ci resta altro da fare che seguire la nostra piacevole accompagnatrice ... anche perché lei non sembra intenzionata a fermarsi, forse per voi quello è un piacere ma lei lo vive in modo diverso ... per lei quello è un lavoro, le cose che dice fanno parte della messa in scena teatrale che la vede vestire i panni di una povera massaia, una di quelle  obbligate a svolgere lavori pesanti ed umilianti.  Le strade cambiano gradualmente e diventano sempre più strette, le case sono state costruite in modo tale da riuscire a sfruttare anche il più piccolo spazio utile e questo dona al luogo un aspetto sinistro, ma non solo perché riesce a far nascere sensazioni contrastanti che mescolano curiosità e claustrofobia a parti uguali. Ci mette un po prima  di parlare e lo fa dando un paio di colpetti scenici sul secchio in legno. [La  meta di  oggi è  il LAZZARETTO] nel caso fosse poco chiaro forse è meglio specificarlo ed il resto lo dice mantenendo lo stesso tono di voce alto quanto basta da rimbombare nelle pareti delle stanze vuote, le parole grazie all'eco vengono ripetute un paio di volte e ci mettono un po prima di morire del tutto [Come immagino potrete vedere non stiamo parlando di un unico edificio, no, il Lazzaretto di Edimburgo comprendeva un intero quartiere e vi posso assicurare che tutt'oggi si considera questo luogo come  una delle zone più infestate dai fantasmi di tutta la Gran Bretagna] il tutto viene detto con quel pizzico di velata soddisfazione proprio della gente che ci vive addosso a certe storie, non potete di certo pretendere comprensione perché non è del tutto facile che gli umani capiscano certe cose che vengono sempre velate d'assurdo, nascoste, annullate o come capita oggi, davanti a voi. Usate per ricavare chissà quale profitto personale.  Dopo l'attimo di silenzio continua a parlare aggiungendo altri interessanti dati alla storia [Il nome di questo luogo deriva dalla signora Mary King, figlia dell’avvocato Alexander King che nel 1600 era proprietario di numerosi degli edifici della zona. La storia racconta che Mary si trasferì ad abitare nel sottosuolo di Edimburgo dopo la morte del marito, nel 1629 per morire poi nel 1644, pochi mesi prima che la peste colpisse la capitale scozzese portando morte e distruzione. Questo Close è stato successivamente fonte di numerose storie riguardanti fantasmi ed omicidi, e negli anni numerose sono le persone che hanno testimoniato apparizioni e luci inquietanti. Ad oggi comunque, si ritiene che questi fenomeno fossero legati ad esalazioni di bio-gas provenienti dalla decomposizione dei corpi gettati nell’antico Nor’ Loch , molto vicino al Mary King’s Close]

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Continua il giro turistico ... che molti potrebbero chiamare lunga passeggiata nei meandri della città seppellita dai precedenti secoli di storia.  Il vialetto che state percorrendo diventa attimo dopo attimo più stretto ... tant'è che ad un certo punto sarete invitati ad avvicinarsi o meglio, dividervi, in poche parole si avanza molto più lenti formando una fila che nei punti più ampli contiene un massimo di due individui [Poco dopo la morte di Mary King, Edimburgo fu colpita da una terrificante epidemia di peste ed è proprio nei sotterranei della città che la morte falciò tante giovani vite. Come se la situazione non fosse già difficile di per sé, costringendo tantissime persone a vivere ammassate con l’incubo della peste, fu presa una decisione dagli allora governanti, che segnò per sempre la storia della città. Venne deciso di sigillare la città vecchia con all’interno tutti gli ammalati per limitare le possibilità di contagio. La storia narra che le persone vennero murate vive nelle loro case e lasciate morire nella sofferenza di una malattia già terribile di per sè, stretti dalla morsa della fame e senza nessuno accanto. A questo si aggiunga il fatto che finita l’epidemia, i corpi di chi aveva perso la vita lì sotto erano talmente tanto irrigiditi che i becchini per portarli fuori dalle case attraverso i vicoli e le strette scalinate, furono costretti ad amputare parti del corpo senza altre possibilità. Se siete sensibili forse non è un bene immaginare certe scene anche perchè non è roba avvenuta lontano da noi ... dietro queste stesse porte] la donna si sposta a sinistra quanto basta per dare un paio di colpetti scenici all'ingresso di una delle tante stanze, una di quelle marcate con grosse "X" bianche (non del tutto visibili perchè i secoli hanno cancellato parzialmente quei segni che potrebbero essere parziali nei tempi modermi [avrei dovuto dire che potete entrare all'interno delle stanze ... ops, sono tutte aperte ma vi consiglio di stare attenti perchè non è detto che tutte loro siano disabitate] ebbene si, mettiamoci un poco di mistero perchè quello non deve mancare mai. La porta si lamenta visibilmente (scricchiola) prima di sottomettersi alla volontà di chi la vuole spalancare ed il luogo che si apre davanti a voi è stato ricreato a tal punto da contenere un paio di manichini  sdraiati sul letto, una madre e la figlia gravemente malate con tanto di medico pronto per effettuare chissà quale invasivo trattamento, le mani stringono chissà quali arnesi in metallo e ci sono tanti altri dettagli, le maschere a forma di becco con le erbe medicinali, gli stracci addosso alle femmine, le pustole ed il cibo che riposa all'interno di una cesta alla destra del letto. Tutto finto ovviamente, compreso quel paio di ratti parzialmente nascosti dietro la credenza