mercoledì 25 aprile 2018

Mary Closed

Eccoci qua ... o meglio no, ECCOVI LI ... a punto d'immergervi all'interno di quella che potrebbe essere una nuova avventura.  Un modo come altri di rendere il tempo libero diverso, imparare cose nuove visitando  gli angoli bui della città che vi ha "amorevolmente" accolto, Edimburgo.  Il Mary Kings Closed è un itinerario che s'insinua tra le viscere della città e vi dà modo di conoscere una buona fetta del passato,  circolano un numero imprecisato di leggende che narrano storie controverse protagonizzate da uomini, donne e bambini morti che non sono riusciti ad abbandonare il nostro piano materiale e questo li porta a vagare sottoforma di fantasmi.  Mary Kings Closed si trova a venticinque metri sotto terra, non è difficile trovare turisti ed inservienti.  In questa parte della città veniva scaricati i liquami della città e questo la rendeva a tutti gli effetti una fogna a cielo "aperto", il luogo perfetto dove potevano trovare rifugio i reietti della società, un luogo severamente colpito dalla peste.  Questo fa parte del passato perché al giorno d'oggi possiamo avere un esperienza diversa partecipando alle visite guidate gestite da uomini e donne che indossano abiti d'epoca.  Davanti a voi c'è una piazza di piccole dimensioni, l'illuminazione è garantita dalle poche luci artificiali che danno quel tocco di velato mistero perché lasciano buona parte degli edifici in penombra, quei pochi punti di "chiaro" rispettano fedelmente l'ambientazione e ci riescono assumendo forme idonee: fiaccole, lanterne schermate e candele posizionate all'interno delle finestre dei piani bassi. Nel centro della piazza possiamo notare una giovane donna  armata di "secchio" che cerca d'attirare l'attenzione dei presenti e lo fa tamburellando le mani sulla superficie lignea generando un suono moderato che farà da accompagnamento alle parole dette poco dopo [Benvenuti! Bienvenue! Welcome! Bienvenido! ] solo dopo aver ripetuto la stessa parola in un numero imprecisato di lingue -che vengono pronunciate più o meno nello stesso modo-  la fanciulla che non è altro che una delle tante guide turistiche, prosegue con il racconto preimpostato proprio di chi recita la stessa parte ogni santo giorno [Io sono Ishbel e sarò la vostra guida. Non è permesso portare cibo dall'esterno, nello stesso modo si consiglia di restare vicino, non è saggio allontanarsi troppo perché potreste perdere buona parte delle spiegazioni ed io non sono tenuta a ripeterle] il tutto viene detto con tanto di sorrisetto che preannuncia chissà quali ripercussioni future] un altro paio di colpetti sul tamburo improvvisato e non sarà del tutto difficile notare come inizia ad avanzare, lo fa lentamente ed i pochi presenti possono iniziare a seguirla (sempre se vogliono partecipare alla visita guidata, ce ne sono un paio all'altro estremo della piazza che preferiscono continuare in solitario).  Voi che fate? 


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Abbiamo detto che la donna avanza quanto basta per iniziare a percorrere una delle tante stradine che fa parte del giro turistico, una delle vie più ampie illuminata quanto basta per darvi modo di vedere le cose che l'altra Vs introducendo [FERMATEVI e  poi CHIUDETE gli OCCHI,  provate ad immaginare quella lieve pioggerellina che scende senza sosta sulle strade della old town di Edimburgo rendendole lucide come specchi. Il contrasto fra l’oscurità della sera e la luce fioca dei lampioni regalavano a Royal Mile quel tocco gotico che fa tanto set di un film in stile jack lo squartatore] si blocca giusto un attimo per dare quel tocco di suspense al racconto e poi aggiunge [ Con una buona immaginazione, ci si ritrova come nel Medioevo, a camminare a grandi falcate per raggiungere la piazza del Patibolo. La gente urla eccitata aspettando che quella giovane dai capelli rosso fuoco, accusata di stregoneria venga giustiziata. Un topo scappa nei vicoli oscuri orientandosi grazie all’olezzo dei rifiuti gettati dalle finestre degli edifici] un'altra piccola pausa prima di cambiare l'intonazione della voce che diventa un poco più alta e più grave [Non è difficile immaginarsi le pratiche infernali che venivano inflitte nei sotterranei della città] la stradina  non è del tutto dritta perché si curva a destra e non è del tutto difficile notare le varie ramificazioni che portano a zone distinte, tutte loro un po troppo scure [A quei tempi i cadaveri svolgevano un ruolo prezioso in campo di medicina e anatomia ma spesso non era facile procurarsi corpi, con il risultato che le pratiche di ricerca che andavano per la maggiore erano illegali. Il metodo più semplice risultava quello di recarsi nei sotterranei di Edimburgo, individuare il malcapitato, molto spesso un ubriaco o una prostituta, soffocarlo e prelevarlo per poterlo consegnare alla scuola d’anatomia in cambio di una lauta somma di denaro]  questi dati storici corrispondono alla verità non è difficile comprovare le parole dette nel fondo basta fare una ricerca utilizzando una delle tante diavolerie moderne.  La donna sembra intenzionata ad entrare nella prima casa alla vostra sinistra, non appena la porta si apre rivelando il contenuto ... potrete apprezzare una stanza parzialmente ammobiliata,  sulla vostra destra c'è un tavolo sufficientemente amplio da riuscire ad ospitare un numero imprecisato di candele, la donna consegna una accesa ad ogni partecipante con tanto di raccomandazione annessa, ovvero [stati attenti, il fuoco brucia] e poi si riallaccia al discorso principale e continuano a piovere dettagli che potrebbero provocare un paio di brividi non del tutto piacevoli [Molta gente fu uccisa tra queste mura che inizialmente fungevano da fulcro commerciale, ma con il tempo diventarono simbolo della malavita della città e infine, oggi risultano inghiottite dall’oscurità. Scendendo negli inferi terreni di Edimburgo possiamo avvicinarci per un attimo alla loro vita, ma non solo, possiamo renderci partecipi della loro morte ... perché non sono poche le presenze che animano le notti insonni degli spiriti che non hanno avuto la possibilità di oltrepassare il velo. Anime perse che vagano senza un apparente fine]  restando poi in silenzio, quanto basta da darvi l'opportunità di recepire quello che vi è stato narrato fino adesso


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Poco dopo aver completato quello che potrebbe sembrare un rito ma che in realtà non ha altra ragione d'essere che vada oltre offrirvi la giusta illuminazione, quella che vi permette di ricreare attorno a voi quell'atmosfera  tipica dell'età media, non ci resta altro da fare che seguire la nostra piacevole accompagnatrice ... anche perché lei non sembra intenzionata a fermarsi, forse per voi quello è un piacere ma lei lo vive in modo diverso ... per lei quello è un lavoro, le cose che dice fanno parte della messa in scena teatrale che la vede vestire i panni di una povera massaia, una di quelle  obbligate a svolgere lavori pesanti ed umilianti.  Le strade cambiano gradualmente e diventano sempre più strette, le case sono state costruite in modo tale da riuscire a sfruttare anche il più piccolo spazio utile e questo dona al luogo un aspetto sinistro, ma non solo perché riesce a far nascere sensazioni contrastanti che mescolano curiosità e claustrofobia a parti uguali. Ci mette un po prima  di parlare e lo fa dando un paio di colpetti scenici sul secchio in legno. [La  meta di  oggi è  il LAZZARETTO] nel caso fosse poco chiaro forse è meglio specificarlo ed il resto lo dice mantenendo lo stesso tono di voce alto quanto basta da rimbombare nelle pareti delle stanze vuote, le parole grazie all'eco vengono ripetute un paio di volte e ci mettono un po prima di morire del tutto [Come immagino potrete vedere non stiamo parlando di un unico edificio, no, il Lazzaretto di Edimburgo comprendeva un intero quartiere e vi posso assicurare che tutt'oggi si considera questo luogo come  una delle zone più infestate dai fantasmi di tutta la Gran Bretagna] il tutto viene detto con quel pizzico di velata soddisfazione proprio della gente che ci vive addosso a certe storie, non potete di certo pretendere comprensione perché non è del tutto facile che gli umani capiscano certe cose che vengono sempre velate d'assurdo, nascoste, annullate o come capita oggi, davanti a voi. Usate per ricavare chissà quale profitto personale.  Dopo l'attimo di silenzio continua a parlare aggiungendo altri interessanti dati alla storia [Il nome di questo luogo deriva dalla signora Mary King, figlia dell’avvocato Alexander King che nel 1600 era proprietario di numerosi degli edifici della zona. La storia racconta che Mary si trasferì ad abitare nel sottosuolo di Edimburgo dopo la morte del marito, nel 1629 per morire poi nel 1644, pochi mesi prima che la peste colpisse la capitale scozzese portando morte e distruzione. Questo Close è stato successivamente fonte di numerose storie riguardanti fantasmi ed omicidi, e negli anni numerose sono le persone che hanno testimoniato apparizioni e luci inquietanti. Ad oggi comunque, si ritiene che questi fenomeno fossero legati ad esalazioni di bio-gas provenienti dalla decomposizione dei corpi gettati nell’antico Nor’ Loch , molto vicino al Mary King’s Close]

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Continua il giro turistico ... che molti potrebbero chiamare lunga passeggiata nei meandri della città seppellita dai precedenti secoli di storia.  Il vialetto che state percorrendo diventa attimo dopo attimo più stretto ... tant'è che ad un certo punto sarete invitati ad avvicinarsi o meglio, dividervi, in poche parole si avanza molto più lenti formando una fila che nei punti più ampli contiene un massimo di due individui [Poco dopo la morte di Mary King, Edimburgo fu colpita da una terrificante epidemia di peste ed è proprio nei sotterranei della città che la morte falciò tante giovani vite. Come se la situazione non fosse già difficile di per sé, costringendo tantissime persone a vivere ammassate con l’incubo della peste, fu presa una decisione dagli allora governanti, che segnò per sempre la storia della città. Venne deciso di sigillare la città vecchia con all’interno tutti gli ammalati per limitare le possibilità di contagio. La storia narra che le persone vennero murate vive nelle loro case e lasciate morire nella sofferenza di una malattia già terribile di per sè, stretti dalla morsa della fame e senza nessuno accanto. A questo si aggiunga il fatto che finita l’epidemia, i corpi di chi aveva perso la vita lì sotto erano talmente tanto irrigiditi che i becchini per portarli fuori dalle case attraverso i vicoli e le strette scalinate, furono costretti ad amputare parti del corpo senza altre possibilità. Se siete sensibili forse non è un bene immaginare certe scene anche perchè non è roba avvenuta lontano da noi ... dietro queste stesse porte] la donna si sposta a sinistra quanto basta per dare un paio di colpetti scenici all'ingresso di una delle tante stanze, una di quelle marcate con grosse "X" bianche (non del tutto visibili perchè i secoli hanno cancellato parzialmente quei segni che potrebbero essere parziali nei tempi modermi [avrei dovuto dire che potete entrare all'interno delle stanze ... ops, sono tutte aperte ma vi consiglio di stare attenti perchè non è detto che tutte loro siano disabitate] ebbene si, mettiamoci un poco di mistero perchè quello non deve mancare mai. La porta si lamenta visibilmente (scricchiola) prima di sottomettersi alla volontà di chi la vuole spalancare ed il luogo che si apre davanti a voi è stato ricreato a tal punto da contenere un paio di manichini  sdraiati sul letto, una madre e la figlia gravemente malate con tanto di medico pronto per effettuare chissà quale invasivo trattamento, le mani stringono chissà quali arnesi in metallo e ci sono tanti altri dettagli, le maschere a forma di becco con le erbe medicinali, gli stracci addosso alle femmine, le pustole ed il cibo che riposa all'interno di una cesta alla destra del letto. Tutto finto ovviamente, compreso quel paio di ratti parzialmente nascosti dietro la credenza

mercoledì 28 marzo 2018

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    <center><SPAN STYLE="FONT-FAMILY: Times New Roman; FONT-SIZE: 14PX; line-height: 0.8; letter-spacing: 0px;margin-left: -0px;  TEXT-SHADOW: 1PX 1PX 1PX BLACK; margin-top:0px; text-align: center;"><FONT COLOR="454545">EVELYN "EVE" VENTRUE</FONT></SPAN></center><br>

nata a Longford (Irlanda)  il 08.09.1992 <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> 27 anni - 23 apparenti <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  Segno zodiacale: vergine  <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  medico forense <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> laureata in medicina <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  fotografa  (a tempo perso) <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  prova attrazione nei confronti dell'occulto  <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  ama leggere <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> allineamento Neutrale tende a Buono  <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> 163 cm x 52 kg <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> corporatura esile <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> sembra fragile <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> capelli biondi <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> pelle chiara <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> spruzzata di lentiggini sul naso <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  occhi celesti.

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 <FONT COLOR="4D0E01">Note OFFgame</FONT>  mi piace giocare e le proposte di gioco sono sempre gradite <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  la mia disponibilità è amplia, dalle 17 in poi posso esserci <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  rispondo volentieri ai messaggi <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> divido l'ON e l'OFF

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<div style="font-family:Times New Roman; font-size: 12.5px; line-height: 1px; color:#383838; background-image: url('http://hinatawatanabe.altervista.org/lilium/schede/sfondoland.png');letter-spacing: 6px; margin-top: 15px; ">whenever hour you wake there was a door shutting</div>

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<center><div style="height: 300px; margin-top: 0px; padding:7px; width: 540px;  overflow: auto; -webkit-overflow-scrolling: touch; font-family:tahoma; background-color: #000;  border-radius: 10px 10px 10px 10px; font-size:10px; border: 1px solid #101010; line-height:10px;  text-transform: none; color: #3a3a3a;" align="justify">
<FONT COLOR="4D0E01">【APPARENCE】</FONT> Lentiggini. Si, è di sicuro la prima cosa che ti viene in mente osservando Evelyn. I profondi occhi azzurri con leggeri riflessi grigio piombo, dirai di averli notati per aver inseguito con lo sguardo una "costellazione" di efelidi. Le lunghe e flessuose ciglia, ti avranno fatto pensare se a quella ragazza potessero mai impigliarsi fra loro. Folte ma sottili sopracciglia, arcuate verso il basso, avranno completato l'opera. Labbra sottili, perennemente screpolate a causa del brutto di vizio di Evelyn che consiste nel mordicchiarle quando si trova in difficoltà, sono quasi sempre imbronciate in un'imitazione di un cipiglio stizzito che la fa apparire solo molto buffa.
Una cascata di ciocche ondulate le incorniciano il viso. Nonostante si p<BR>BR>ossa pensare ad un castano chiaro per i capelli di Evelyn sarebbe più adatto dire che si tratta di un colore più tendente al biondo scuro con riflessi dorati, un chiarore che tende ad accentuare usando impacchi d'erbe. La sensazione che riesce a trasmettere con maggiore semplicità attraverso un suo sguardo è qualcosa riguardante al calore. Un calore familiare, qualcosa che ti farà sorridere sereno al solo pensiero, qualcosa che in fondo intriga. Una caratteristica che lei in fondo odia è la sua altezza. Bassina, si ritrova a dover avere delle braccia e delle gambe magre. Di conseguenza piccoli piedi ma graziosi, sono una delle poche cose di se che le piace.
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<FONT COLOR="4D0E01">【CARACTER】</FONT>"Un vulcano di energia" è la frase prescelta per descrivere Evelyn Ventrue. Adora mettersi in mostra, farebbe di tutto per dimostrare la propria bravura ma non confesserebbe questo suo difetto nemmeno sotto tortura. Il suo spirito la esorta anche a voler vincere sempre, orgogliosa fino al midollo infatti, farebbe qualsiasi cosa pur di battere quel nemico tanto odiato. Se il gioco sta invece con qualcuno che le sta a cuore, la sua rivalità diventerebbe irrilevante. Trasgredire alle regole non le risulta come un gran problema se in campo ci sta qualcosa di giusto ma fare qualcosa di sbagliato per il bene di se stessa non è contemplato per la giovane Eve. Nonostante la sua aria da chi può odiare gli abbracci e affini, in fondo adora vedere sorridere gli altri. Adora contestare e discutere ma non si farebbe mai mettere i piedi in testa. Ama altrettanto poter eseguire gesti che le permettano di esprimere se stessa e ciò che pensa sulla società. Niente peli sulla lingua, molto spesso agisce senza pensare alle conseguenze. Ironica e sarcastica, il più delle volte è spontaneo chiedersi se le risposte pronte che da le scriva e le pensi la notte. Anticonformista sarebbe il termine ideale per descriverla. Molto spesso si ritrova a pensare a delle gigantesche utopie ma non le importa più di molto. Sa che se vuole qualcosa, riesce ad ottenerla se ci si mette d'impegno. Possessiva, molte volte si ritrova a rinchiudere in un gabbia immaginaria le persone a cui tiene. Energica e sempre in movimento sa di poter contare sulle proprie abilità fisiche e intuitive. Nonostante la sua grande furbizia Evelyn sa di non essere una cima per intelligenza. Questo le crea non poco disagio e praticamente si ritrova sempre a nasconderlo. La furbizia nasce quindi dal suo bisogno di scamparla da questo suo difetto.
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<FONT COLOR="4D0E01">【STYLE】</FONT> Lo stile di EVELYN può essere definito come trasandato. Non ama vestire con gonne e l’elegante per lei equivale ad una punizione. E’ quindi facilmente intuibile cosa indossa solitamente. Felpe e jeans sono il suo pane quotidiano. L’estate è sempre difficile per LEI, rinunciare alle sue amate felpe è quanto mai doloroso, eppure lo accetta. Si dice sempre che lo fa solo per i pantaloncini corti che lei adora per il loro essere così comodi per l’arrampicata. I capelli sono quasi sempre arruffati in una coda alta o sistemati con fermagli o penne.
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<FONT COLOR="4D0E01">【CURIOSITY】</FONT>
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<FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> Non ama il cibo spazzatura eppure può ritenersi fortunata, rientra infatti , nella categoria di persone che non mettono su nemmeno un chilo.
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<FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  Ha una specie di ossessione per i tortini alle mele, sebbene non le piacciono i dolci.
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<FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  E’ stato ribadito più volte, ma ripeterlo renderà il concetto più coinciso. Una delle sue tante passioni riguarda gli animali. Li adora tutti e se potesse, creerebbe un suo zoo personale.
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<FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  Tira con l'arco da quando aveva appena sette anni. Adora scoccare frecce, la fa sentire viva specialmente se fatto in pieno bosco.
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∙<FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  La fotografia è una delle sue ragioni di vita, solo grazie ad essa riesce ad esprimere se stessa. Riesce a sprigionare emozioni che altrimenti rimarrebbero rinchiusi. La sua macchina fotografica, trattasi di una Polaroid vecchio stampo, appartenuta al nonno materno, è uno degli oggetti a cui tiene di più.
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<FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  La sua più grande paura riguarda gli spazi oppressi e piccoli, senza via d’uscita. Insieme al buio, sono fobie che non è ancora riuscita a superare e che spesso la portano a pericolosi attacchi di panico.
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<FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  Ormai abituatasi alla situazione, sa di essere affetta di un leggero-medio deficit dell’attenzione.
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<FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  Adora poter smanettare e creare piccoli oggetti, utili o non, con ciò che trova in giro.
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<FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> La sua pelle profuma di muschio, emana un odore forte di terra bagnata e pioggia, speziato ed enigmatico.
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<img style=" margin-top:1%; border-radius: 0px; border: 1px solid #282828;" src="https://s31.postimg.org/sxjrgk6dn/tumblr_o06dhlh3_Rk1tj0tkso1_500.gif"></center>

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<span style="color: #716D42;font-size: 12px; font-family: georgia; background-color: rgba(48,40,48, 0.20); letter-spacing: 2px">I GOT MY HEART'S DESIRE<br></span>
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<span style="color: #716D42;font-size: 12px; font-family: georgia; background-color: rgba(48,40,48, 0.20); letter-spacing: 2px">AND THERE MY TRUBLES BEGAN<br></span>
  <br>              
                 
                  <center><SPAN STYLE="FONT-FAMILY: Harlow Solid Italic; FONT-SIZE: 14PX; line-height: 1.5; letter-spacing: 0px;margin-left: 0px;  TEXT-SHADOW: 1PX 1PX 1PX BLACK; margin-top:0px; text-align: center;">
<FONT COLOR="454545">FRIENDS</FONT></SPAN>
<br><FONT COLOR="716D42"> <c> HANSEL  ☆ JAIDEN ☆ HEMERA ☆ VICTOIRE </c>  |  KEITH ☆ LILIUM (solo cell)
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    <center><SPAN STYLE="FONT-FAMILY: Harlow Solid Italic; FONT-SIZE: 14PX; line-height: 1.5; letter-spacing: 0px;margin-left: 0px;  TEXT-SHADOW: 1PX 1PX 1PX BLACK; margin-top:0px; text-align: center;">
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<span style="color: #716D42;font-size: 12px; font-family: georgia; background-color: rgba(48,40,48, 0.20); letter-spacing: 2px">♡ FABIAN ♡<br></span>
<img style=" margin-top:1%; border-radius: 0px; border: 1px solid #282828;" src="http://78.media.tumblr.com/b3c888241cf7b6aeb80f90d2ae281a3e/tumblr_n83ikcNTgN1rtjkxko8_250.gif ">

<center>
<div style="width:350px; text-align:justify; font-family: tahoma; font-size: 9px; color: #D8D8D8;margin-bottom:20px; margin-top:50px;">
<center>
<span style="font-family: tahoma; font-size: 9px; color: #333333; line-height: 8px; "><i>Angolo OFF</i>:
<i>Graphic @Evelyn (roba mia u.u) </i><br>
Codici Lilium  <br>
Amo giocare: dal LUN al VEN solo la sera; maggiore flessibilità nel week end <3
<p></p>
<e>ROLE</e> Mercoledi Hansel <e>||</e> Giov Evelyn</span></center>
<p></p>
</div>

martedì 30 gennaio 2018

Appunti

.: Liv 0 :.

- Individuazione del magico

1° round: Presenza o assenza di aure magiche.
2° round: Numero di differenti aure magiche e forza dell'aura più potente.
3° round: La forza e la posizione di ogni aura.

Devi mantenere la concentrazione, non puoi castare altra roba.
Puoi per esempio attivare il medaglione, mentre lo scorpione mazzola tu controlli
 La zona controllabile è di  18 metri

- Luce
Componente materiale arcana: Una lucciola o un po'di muschio fosforescente.
Durata: 10 minuti x livello (30)
Illimazione intensa 6 metri, fioca altri 6 metri

- Mano Magica

muove oggetti non magici, non custoditi. Ci punti l'indice e li controlli. Max 2.5kg

- Prestidigitazione
Trucchetti di prestigio. Creare oggetti tozzi (cucchiaio di legno?), colorare, sporcare e ripulire piccole superfici

- Suono fantasma (volontà dubita, se interagiscono con il suono)
Suono fantasma permette di creare un suono continuato che può salire di tono, scendere, allontanarsi, avvicinarsi o rimanere fisso sul posto.
L'incantatore può scegliere che tipo di suono l'incantesimo creerà al momento di lanciarlo, e non potrà cambiare le sue caratteristiche di base in seguito.
Il volume del suono creato dipende dal livello dell'incantatore.
Es: Gruppo di guardie che s'avvicinano a voi sferragliando


.: Liv 1 :.
- Charme su persone (D)
1 ora x livello (3 ore)
Solo umanoidi.
L'individuo sotto charme non è al tuo comando ma è benevolo nei tuoi confronti (accetta consigli)
per dargli ordini devi fare prova contrapposta di carisma, se la creatura è minacciata da te o dai tuoi alleati ha un +5 di bonus per resistere

- Dardo Incantato (puoi colpire una creatura, no oggetti)
soggetto a RI (devi fare la prova se c'è bisogno di farla,  no txc)
1 dardo 1d4 +1 > livello 1 incantatore
2 dardi 2d4 + 2 > livello 3 incantatore
3 dardi 3d4 + 3 > livello 5 incantatore
4 dardi 4d4 + 4 > livello 7 incantatore
5 dardi 5d4 + 5 > livello 9 incantatore

- Parola del Potere Soffrire
Una creatura vivente VICINA con 100pf o meno subisce 1d6 danni e 1d6 danni ogni round seguente per 4d4r se ha 50pf o meno, 2d4r se ha 51-75pf, 1d4r se ha 76-100pf 

Chiedi alla dm via sussurro che dado devi tirare per il round perchè và in base ai pf

************************

SCORPIONE GRANDE 

PF: 32
INIZIATIVA : 0
CA: 16/ CONTATTO 9/ SPROVVISTA16
TS : 
Tempra d20+6 / volontà d20 + 1 / riflessi d20 + 1

Puoi evocarlo "vicino", distanza massima 9.5m
Attacca subito
Se lo evochi vicino al mostro puoi fare subito 2 attacchi (portata 3 metri), se il mostro è distante devi farlo avvicinare può muoversi max 15 metri e caricare, in quel caso un solo attacco

Attacco 1
d20 + 6 danni 1d6+4

Attacco Completo
Primo da ripetere due volte  (metti in tag "Artiglio  I/II quando tiri il dado)
d20 + 6 danni 1d6+4
d20 + 6 danni 1d6+4 
Danni da ripetere due volte (metti in tag "Danni  artiglio I/II quando tiri il dado)
1d6+4
1d6+4
Pungiglione
d20 + 1  danni 1d6+2

Se riesci a pungerlo deve tirare TS tempra cd14 (magari mettilo nella tag dei danni, qualcosa tipo /Se colpisce CD14 Veleno, TS Tempra

Danni indicati iniziali e secondari 1d4 Cos 



domenica 7 gennaio 2018

Jace


La sua storia inizia centoquarantacinque anni prima a Waterdeep, la città degli Splendori.  La fanciulla nasce da una coppia di artisti locali, Beleg (padre) Aranel (madre),  una famiglia allargata perché fin dai primi giorni della sua vita deve avere a che fare con il padre di suo padre (nonno), un individuo alquanto strano, decisamente autoritario, il tipo di maschio che non lascia troppo margine di decisione agli altri, il suo nome Ettelen.
I primi anni di vita possono essere definiti "normali" anche se di normale hanno poco o niente, molti potrebbero chiedersi come mai quella figura austera non è stata allontanata prima dalla loro vita, molti però non potevano conoscere certi particolari. Il sangue della primogenita (Jocy) è stato corrotto dalla linea di sangue, un dono rimasto latente svariati anni, un dono che probabilmente ha ignorato il padre di lei per raggiungere la figliola che non riesce a controllare certi attimi e spesso e volentieri cede alla rabbia

Molti potrebbero dire che la famiglia è marchiata a fuoco da un destino nefasto, perché la coppia di artisti che non è riuscita  ad emergere e si sono dovuti malamente riciclati come avventurieri/mercenari e chissà quante altre cose ancora (un cambio vita che non ha cambiato al meglio le loro esistenze). La sfortuna e la necessità di procacciare i soldi necessari per portare viveri a casa li porta ad abbandonare la capitale a favore dei centri abitati che costellano le campagne dell'entroterra. Nel fondo dovrebbe bastare quel poco per andare avanti anche perché la figlia cresce ed inizia a contribuire a modo suo. Non è facile ritagliare quel paio d'anni di stabilità apparente, momenti che trovano un fine brusco quando la madre resta incinta.

Sephtis è il nome dell’altra fanciulla, una creatura che mai avrebbe dovuto meritare un destino tanto malevolo (in lei il dono si manifesta prima tanto da riuscire a destabilizzarla emotivamente)
Le memorie confuse le riportano alla mente i soprusi, i lunghi periodi di digiuno forzato poiché i soldi non erano abbastanza da sfamare quattro bocche — cinque se aggiunta quella del nonno, figura avvolta nel caos e nel dubbio più atroce — , e poiché l’amore genitoriale a volte può essere brutalmente soppresso dagli istinti egoistici ed avidi di esistenze tese solo al guadagno personale. Mercenari, dopotutto. La vita è stata dura con lei, costretta ad adoperare sporchi trucchetti (borseggi ed uccisioni) per arrotondare e tirare avanti, per proteggere l’innocenza della sua sorellina e risparmiarle il tenebroso mondo reale. Ma un giorno, tuttavia, qualcosa in quell’imperfetto ma stabile ordine variò, sino a spezzarsi sotto costrizioni e obblighi cremisi. Il vile denaro era finito, il cibo non era abbastanza per nessuno. Occorreva compiere una scelta: e la scelta fu un sacrificio, richiesto da parte di un gruppo di fanatici. Essi desideravano la secondogenita, di sangue corrotto, la desideravano per operare esperimenti ed immolazioni che sarebbero dedicati alla loro divinità; la desideravano in cambio di soldi.

Jocynene s’oppose,  lottò per preservare la sorella ... nel farlo manifestò anche lei gli stessi poteri che rendevano "appetibile" la sorella,  questi non erano sufficienti per vincere, a loro modo le offrirono un'alternativa dolorosa, una scelta difficile da fare.  Salvare la piccola di casa, l'unico sincero affetto che provava ... era l'obiettivo principale e questo la porta ad offrirsi al suo posto e giurando eterna fedeltà al gruppo ed offrendo le sue innate doti a loro, una vita completamente spesa in onore della causa. Accettarono, andò via. Scappò da quella famiglia, abbandonò la sorellina.

Il gruppo di fanatici non era altro che una divisione distaccata della Rete Nera, un gruppo che operava sulla strada mercantile che univa Elturel (il villaggio dove lei viveva assieme alla famiglia)  e Waterdeep, ma non solo, non troppo distante da li c'erano importanti zone commerciali che potevano essere "sottomesse" al loro volere. Baldur's Gate e Candlekeep spiccavano tra le tante.  La scelta del villaggio non era casuale, c'era un filo che univa la loro esistenza con l'organizzazione, Ettelen aveva organizzato tutto, niente veniva lasciato al caso ... ma questa collaborazione venne alla luce molti, forse troppi anni dopo.

Trascorse del tempo assieme a quelle persone, lunghi anni di prigionia che lasciarono segni indelebili sul corpo della rossa ... solo il corpo?
Domare lo spirito ribelle della warlock non può essere considerato semplice, polsi e caviglie presentano le cicatrici proprie di chi ha passato buona parte del tempo legato, ma non solo ... buona parte del busto viene ricoperto da un complicato tatuaggio che mette in evidenza l'appartenenza (a loro), ma non solo, i disegni sono stati tracciati dopo le torture ed avevano come fine quello di piegarla ed umiliarla, annullarla ... o almeno speravano fosse per davvero semplice controllarla.

Provare tanto dolore ebbe un effetto inaspettato, la rossa iniziò a perdere la memoria ... giorno dopo giorno, violenza dopo violenza, all'inizio erano particolari cancellati, poco a poco però iniziò a perdere intere pagine che venivano nascoste dietro un muro mentale eretto da lei in sua difesa, questo creò attorno a lei una vita fittizia che le concesse qualche attimo di apparente stabilità. Doveva solo ubbidire. Aveva ordini da seguire e  non era necessario pensare. Molti direbbero che la rossa ha vissuto la vita d'altri e lo ha fatto per una decina d'anni (il tempo si sa che viene vissuto diversamente dagli elfi).

Fu Étienne Bouchard ad accoglierla, un ricco signore che decise di prendersi cura dell’allora ancora ragazzina. Lo fece per controllarla ... non era di certo mosso da buone intenzioni. Lui era un ricco mercante che faceva parte della stessa organizzazione che la teneva schiavizzata da anni.
 Una vita di stenti improvvisamente si trasformò in un’esperienza ricca di agi e ricchezza, istruzione ed educazione — delle migliori —. Conobbe Adeline, conobbe Xavier. Povero, piccolo Xavier.

I problemi però non erano finiti,  il destino non le aveva dato una vita facile.

La nuova vita le aveva dato la possibilità di provare "fiducia", nei confronti della coppia che aveva preso a cuore il suo destino. I problemi tornano ad affacciarsi con prepotenza quando di notte riesce a cogliere voci sospette che la portano ad avvicinarsi ad una porta dell'ala est, una di quelle zone a lei precluse.  All'interno della sala c'erano non meno di dieci persone che discutevano e buona parte degli argomenti ruotava attorno a lei, la donna era cresciuta bene, un bel corpo, un bel viso, era stata piegata a dovere tanto da poter essere riciclata come sposa di chissà quale potente politico che vantava una posizione di privilegio nella metropoli. Le voci che riconosce sono quelle dei padroni di casa (la coppia che l'ha accolta), ma non solo, quello  che scatena la sua rabbia è la  presenza del parente che riporta con prepotenza pochi attimi del proprio passato, quelli sufficienti per provare odio nei suoi confronti.
Ettelen si rivela, tutto era stato abilmente programmato da questo parente particolare che aveva mosso i fili delle esistenze che lo circondavano e lo aveva fatto in modo tale da usarli per i propri scopi personali. E la rigidezza assume nuove sfaccettature e tutte esse hanno a che vedere con il culto di Bane, tutto era opera sua, persino lo scarso successo professionale dei genitori di Jocy ... doveva affamarli per piegarli, avrebbero dovuto provare dolore, tanto dolore da rinunciare alle figlie.

Avrebbero preso la sorella, il sacrificio che aveva fatto anni prima era stato inutile.

La riunione si concluse e buona parte degli invitati abbandonò la casa a tempo, mettere assieme i pezzi della propria esistenza non è facile quando hai fatto di tutto per nasconderli, la rabbia però riesce a riportare a galla sentimenti nefasti che girano attorno all'ira, alla vendetta, la necessità di vendicarsi per prendere possesso della propria vita che non le appartiene da troppo tempo.

Ancora buio, ancora ricordi poco precisi. Ancora esplosione. In un moto d’ira, uccide la coppia che le aveva costruito attorno quella menzogna. l'unico sopravvissuto è  Xavier, considerato non colpevole per via dell'età (forse rivedeva in lui se stessa). Il resto divenne evanescente, un fuggire infinito di città in città. La cattura. Gli esperimenti, l’organizzazione, il Duca. E l’amnesia. Dopo un lungo ... quanto caotico viaggio nel quale era solo l'istinto a muovere i suoi passi ... Jocynen, si risveglia nel bel mezzo di Himinborg — con la memoria parzialmente resettata — sa solo quanto possa bruciare le viscere il desiderio di vendetta perché non riesce nemmeno a quantificare le violenze subite negli ultimi anni.

Sine Memoria

Questo per lei è un bene perché può vivere come desidera, la "Libertà" diventa uno dei pochi dogmi che riconosce ed è la "Libertà" che avvicina la giovane elfa alla Libera Lega.
La necessità di andare avanti adoperando i propri metodi, la convinzione d’essere in grado di fare quello che deve fare da "sola" senza legami, senza vincoli. Resta ad Himinborg quanto basta per trovare lavoro nel negozio d’armi di un piccolo artigiano locale, quei pochi soldi le bastano per vivere ... ma non è soddisfatta, abbandona il luogo dopo aver raccolto quei preziosi insegnamenti che l’avrebbero agevolata e poi spicca il volo come un’ave rapace diretta altrove, il multiverso è amplio e lei ha capito da poco che può percorrerlo senza problemi perché può attraversare i portali che dividono/uniscono realtà diverse tra di loro. Una scoperta casuale ovviamente, un passo incerto che riesce ad aprire nuove mete.

Non avere un passato o meglio, possedere pochi ricordi spezzettati non è un problema. Il presente ce l’ha davanti e richiede il protagonismo che merita.



• sephtis ~ Sorella minore | Sephtis, forse l’unico vero legame che  non teme di covare dentro di sé. Sua sorella minore è stata per anni il centro del suo universo, la sua unica preoccupazione in una famiglia biologica che ignorava i bisogni fisiologici delle due figlie, due bocche da sfamare molto spesso tenute in disparte per motivi economici e per una questione di affari. Jocynen procurava cibo e soldi svolgendo lavori poco raccomandabili nei sobborghi di qualsiasi città malfamata, permettendo alla sorella minore di crescere negli agi e in un clima tutto sommato migliore di quello offerto dai genitori. Nutre per la stessa un attaccamento viscerale, sebbene ormai non si vedano da anni: probabilmente nessuna delle due potrebbe riconoscere l’altra, se dovessero nuovamente incontrarsi. Jocynen, infatti, si offrì in sacrificio al posto della bambina quando ancora era troppo piccola per rendersi conto della realtà dei fatti, decidendo di farsi vendere ai banditi che l’avrebbero poi tradita, piuttosto che lasciar andare la sua piccola principessa in mano di mercenari, così come adorava chiamarla. Ha promesso a se stessa di ritrovarla, e nonostante le perdite di memoria generate dai costanti abusi , ricorda ogni singola giornata passata in sua compagnia.


• ??? ~ Padre&Madre biologici | Genitori biologici, di cui  ha ormai pochissima memoria. Non ricorda i loro nomi, i loro volti, ma ricorda la pena inflitta e il tormento causato per via della loro inadeguatezza ad essere genitori. In seguito agli esperimenti  si decise di resettare la parte di memoria relativa all’infanzia di Jocynen (e dunque relativa ai suoi veri genitori), poiché causa per la stessa di infinita rabbia e perdita di equilibrio mentale; motivo per il quale è possibile definire il rapporto con quest’ultimi pessimo, decisamente un qualcosa che la stessa celadrin preferirebbe non portare a galla.

• Xavier Bouchard ~ Fratellastro | Fratellastro, appartenente alla famiglia dei Bouchard dai quali la warlock ha deciso di ereditare il cognome. Definito dalla stessa un ragazzino viziato non è difficile immaginare il tipo di rapporto tra i due. Dopo la tragedia lei decise di lasciare in vita solo lui, voleva dargli la possibilità di vivere un'esistenza migliore, lontano dall'influenza nefasta dell'organizzazione. Un po si rivedeva in lui quando lo guardava. Tutto quello che conosceva era falso in pari misura.   Attualmente, i due vivono in luoghi separati e non si vedono dal giorno della strage.

• Étienne Bouchard ~ Patrigno | Étienne, capofamiglia Bouchard. Fu lui ad accogliere Jocy, sebbene questa non gli avesse mai realmente mostrato la sua gratitudine. Un uomo abbastanza gentile nei modi con la ragazza (almeno all'apparenza), un po’ meno col figlio (e questa fu la causa principale degli attriti con Xavier), il tipo d'uomo che riesce a mantenere una doppia facciata nascondendo il peggio dietro un sorriso ... quasi amabile. .

• Adeline Bouchard ~ Matrigna | Una donna attenta e meticolosa, appartenente all’alta nobiltà e per questo motivo fonte nociva  per Xavier. Di certo occupata più ad apparire che ad essere effettivamente una salda presenza per i suoi familiari, la Reshaim l’ha sempre disprezzata e tenuta all’oscuro di ogni cosa. Probabilmente la donna l’ha sempre e solo considerata un cane randagio, per questo motivo non si è mai avvicinata affettivamente all’allora ragazzina.

• Ettelen ~ Nonno | Lui è la causa di tutto, ogni singola disgrazia viene direttamente ed indirettamente programmata da lui.  Il suo sangue è corrotto dai rituali che lo hanno avvicinato ad un demone, la corruzione doveva manifestarsi nelle generazioni successive, il padre di Jocy è nato per quello ed è stato mantenuto in vita perché il suo unico scopo era quello di generare altri esseri che avrebbero potuto sviluppare quell'influenza sacrilega. Lui fa parte della Rete Nera. Lui vende le nipoti all'organizzazione e sempre lui cerca di dedicare ogni attimo a loro, lo fa per corromperle tanto da renderlo una presenza costante nella loro vita. Lui abbandona il luogo prima dello scontro. Vivo

Appunti sparsi :

- Lei si presenta come Jocynen Bouchard perché non ha ricordi che possano portarla ad associare il proprio nome con il casato Yávaldarë (la sua famiglia)
- Ha scoperto di essere una Dimensional per caso, negli ultimi anni, il malore generato l'ha fatta  cadere a terra indebolita quanto basta da sentire la necessità di restare nascosta perché ogni singolo raggio di sole le provocava dolori lancinanti  alla testa, tutto questo è stato cancellato. Il primo viaggio poteva essere una tragedia, le avevano dato la chiave sbagliata e sarebbe morta sbalzata in chissà quale pericolosissimo luogo (poteva ritrovarsi nel bel mezzo di un vasto oceano di magma). La fortuna vuole che il punto d'inizio fosse una taverna planare famosa e da Mondo Serpente iniziò una nuova storia
- Odia profondamente ogni tipo di prigionia, lotta per la libertà (la propria ovviamente) e non è clemente nei confronti di prova a metterle di nuovo quei maledetti lacci addosso
- Cova vendetta nei confronti di coloro che hanno reso il suo passato un inferno in terra

domenica 19 novembre 2017

Pf : 48
Iniziativa +6
CA 17 (contatto 14-colto alla sprovvista15)

Attacco +9

Ts: Tempra +6 /  Riflessi + 7 / Volontà +10

Per le CD ha +5


Incantesimi livello 0 (6)
Frastornare
Individuazione del magico
lettura del magico
luci danzanti
mano magica
raggio di gelo
resistenza
suono fantasma
tocco di affaticamento

Incantesimi livello 1 (8)
Armatura magica
dardo incantato
foschia occultante
incuti paura
sonno

Incantesimi livello 2 (7)
freccia acida di melf
invisibilità
mano spettrale
sfera infuocata
sfocatura

Incantesimi livello 3 (7)
blocca persone
dissolvi magie
fulmine
tocco del vampiro

Incantesimi livello 4 (7)
supremazia delle passioni CD 19
ragnatela di ghiaccio
squallore

Incantesimi di 5 (6)
Cono di Freddo cd 20
Pulviscolo del sonno (Concentrandosi sull’incantesimo con un’azione di movimento si può farlo muovere o gli si può dare un semplice schema di movimento. Se entra nello spazio di una creatura Media o più piccola si ferma e la creatura viene addormentata, Volontà nega. Le creature che superano il TS hanno -2 a tutte le prove di Saggezza, Intelligenza, Carisma per la durata dell’incantesimo. Le creature addormentate si svegliano se viene spesa su di loro un’azione standard o se vengono ferite, ma non si svegliano per rumori) CD20

Incantesimi di 6 (3)
Fuorviare


giovedì 19 ottobre 2017

Shalith

Capitolo I : La Rinascita
Cham Fau


Il mio passato non è altro che un granello di sabbia che si è perso ormai da tempo nei meandri della storia, il mio presente è un libro dalle pagine vuote ... ogni singolo istante che precede la rinascita è stato cancellato, l’unico ricordo che possiedo è colmo delle sensazioni che ho sperimentato poco dopo il risveglio. Come può sembrarmi tutto nuovo?
Camminavo a piedi nudi lungo le strade di Cham Fau. Non dovevo avere un bell’aspetto, notavo troppi sguardi addosso a me, non potevo dire che nessuno di loro fosse lontanamente amichevole. Avevano paura di me ed io provavo lo stesso nei loro confronti. Diffidenza e altro che non riuscivo a capire.

Altri attimi confusi
Raggiungo il mercato Centrale, sono stanca, affamata e mi viene quasi naturale fissare il cibo


*Una mela? Non volevo rubare la mela, io la guardavo*


Non è del tutto facile spiegarlo quando non sei in grado di capire ciò che dicono e provi a comunicare imitando parole che vengono distorte involontariamente.
Io devo tutto a T’ung Mei, egli è un monaco che fa parte del Monastero della Tigre Bianca. Da solo riesce a dissipare la mia confusione e lo fa tendendomi la mano con innata semplicità, un gesto che non ha nulla a che fare con il contatto fisico. Egli mi capisce, mi parla e chiarisce buona parte dei miei dubbi. Mi offre il supporto morale che mi serve poi, apre le porte del Tempio che mi ospiterà trenta lunghi giorni.

Ho ripagato l’ospitalità lavorando nelle cucine, a cambio ho avuto vitto e alloggio, sono riuscita a comperare abiti nuovi che mi hanno permesso di rendere il mio aspetto migliore. I monaci mi accettavano e io, aspettavo con pazienza di poter parlare con T’ung. Ogni singola cosa raccontata da lui era per me nuova ed interessante in pari misura. I racconti del suo passato fanno ormai parte del mio presente: i viaggi, gli studi, il distacco dalla famiglia, scelte necessarie per intraprendere il Cammino dell’Illuminazione.
Il distacco non è stato semplice, sentivo la necessità di volare via eppure una parte di me si ostinava a restare. La mattina del trentunesimo giorno sono andata via e non ho fatto ritorno, non è stata una scelta semplice ma non potevo restare perché sentivo che c’era altro la fuori per me. la necessità di conoscere mi ha portata a intraprendere lunghi viaggi.

Ho scoperto di essere un Dimensional in modo casuale, non potevo sapere d’esserlo perché fa parte dei ricordi cancellati.
Ho preso i contatti con una guida che mi doveva proporzionare la chiave che mi dava l’opportunità di oltrepassare quel portale. Mi viene consegnato un oggetto, all’interno di un ciondolo ci sono tre chicchi di riso, mi viene spiegato che devo tenere l’oggetto a contatto con la pelle e poi devo oltrepassare il velo iridescente. Erano cose nuove per me, non ero io nelle condizioni di metterlo in dubbio, vero?
Il problema è quando ti accorgi d’aver dimenticato il medaglione sul muretto dov’eri prima seduta e non hai niente in mano. La necessità mista all’ansia e un pizzico di sbadataggine ti portano a compiere il passo che avrebbe potuto uccidere tanti altri, ma tu oltrepassi il velo e poi inizi a riflettere. Le avevano spiegato cos’erano i Dimensional ma non poteva di certo immaginare d’essere una privilegiata.
Sono arrivata nella Taverna del Mondo Serpente ed è bello vedere che non sono l’unica ad avere un aspetto particolare, attorno a me c’è una varietà etnica quasi infinita

Capitolo II : Un passato dimenticato


Nascere in quel modo non è mai un bene perché la tua esistenza oscilla a metà strada tra l’assere umano e il resto. Una discendenza mostruosa ereditata da un padre che non provava di certo amore nei confronti di mia madre. La femmina non era altro che una schiava per lui, io stessa sarò trattata come se fossi un oggetto per buona parte della mia vita.
Sono stata cresciuta in modo tale da considerare la violenza casuale un atto dovuto, la paura iniziale venne sostituita con la necessità di far provare ad altri gli stessi tormenti che venivano inferti a me, quotidianamente. Odiavo, si, disprezzavo ogni singolo istante di vita che non riguardasse da vicino la mia persona. Colei che mi aveva fatto nascere provò a uccidermi non una, ma ben tre volte, io non ero altro che una aberrazione per lei ... non potevo nemmeno provare a ucciderla perché mio padre voleva far nascere altre creature ibride, tutte le umane del "nido" erano necessarie per portare avanti il progetto che lo terrà impegnato fino alla morte.

Mio padre era Neht’luhli, lui era un alto sacerdote di Merrshaulk uno dei volti di Sseth, era il tipo di chierico che dedicava buona parte della propria esistenza al raggiungimento di uno scopo. Come ogni buon "predatore" che si rispetti aveva costruito il proprio "nido" (dimora) scegliendo una zona strategicamente utile. Acque Nere è una città lacustre, buona parte del cibo che arriva sulle tavole di Tuono Risonante proviene da li ... certi dettagli non potevano essere ignorati perché dominarla avrebbe messo in croce Avalas.

Come poteva un solo uomo compiere un’impresa cosi grande? Creare una piccola quanto discreta comunità era il primo dei passi da compiere, lui non era l’unico ... poco a poco altri adepti si aggiunsero alla sua causa, una ventina di Yuan-ti generarono più di cento mezzosangue nei successivi venti anni. La pazienza e la costanza venne premiata, la "famiglia" aveva una doppia facciata ed i membri si dedicavano attivamente al commercio. Questo gli ha dato modo di avere una certa autonomia a livello economico che gli ha permesso di ampliare i propri possedimenti comperando una dimora più grande quanto basta per ospirare a tutti, un luogo adatto, uno di quelli che s’insinuano sottoterra. Luoghi occulti che verranno usati per portare avanti il suo progetto. Sotterranei. Segrete. Prigioni

Il suo sogno era semplice ... lui avrebbe officiato il sacrificio umano che gli avrebbe permesso di avere dalla sua parte in carne e ossa lo stesso Merrshaulk. Il rito non era di certo semplice, il sacerdote aveva trovato testi antichi che descrivevano con lusso di dettagli la scena: dodici fanciulli di non più di sette anni d’età, dovevano essere catturati e trattenuti quanto basta per somministrare loro una piccola dose di veleno che li avrebbe resi "puri" agli occhi del dio. Le sparizioni dovevano essere fatte in modo graduale, i pargoli venivano prelevati dai loro letti, inutile dire che il loro destino erano le celle costruite nei sotterranei ... luoghi che nessuno conosceva perché nessuno aveva avuto modo di vederli per poi uscire da essi ancora in vita.

giovedì 1 giugno 2017

L'impiccato



THE HANGED MAN (L'IMPICCATO)
INVESTIGATIVA/COMBATTIVA
AMBIENTATA A SIGIL, QUARTIERI BASSI





CAPITOLO I - L'impiccato
Leonard Northwode

Tutto ruota attorno a lui anche se di lui all'inizio abbiamo poco più di un corpo. Il cadavere viene trovato non troppo distante della propria dimora, il corpo è ancora caldo, non vi sono segni di lotta che possano introdurre chissà quale scontro. Il cappio (con annesso corpo) pende ad un'altezza approssimativa di  2 metri e mezzo, viene usata una grossa fune, questo è quello che i pg potranno apprezzare senza utilizzare particolari abilità.
La zona può essere controllata in modo esaustivo.
- Osservare:
inferiore al 15 : I pg notano che gli abiti dell'uomo sono curati, nello stesso modo lo è anche il viso che non apparenta più di 35 anni di età. Poco sotto le corde possiamo notare un'amplia zona rossa questo vuol dire che il collo non si è spezzato immediatamente, il suicida avrebbe potuto avere il tempo necessario per pentirsi amaramente della scelta
dai 16 ai 20 : Oltre alle informazioni anteriori se ne aggiungono altre, ci sono due ganci usati per assicurare la corda al muro, il primo è in basso posizionato alla destra del corpo, incastrato in mezzo alla pietra che forma il muro di una casa apparentemente abbandonata. In mezzo agli edifici che costeggiano la stradina c'è una grossa trave, il secondo gancio è stato assicurato li. 
oltre i 21 : Superando questo punteggio ci saranno altri dettagli aggiuntivi, i ganci non sono stati corrosi dallo smog di sigil, il materiale è lucido ed è piuttosto semplice pensare che l'intera struttura sia stata montata di recente. Occhio attento però potrà notare come ai piedi dell'uomo (per terra) ci sono frammenti di cristallo di piccole dimensioni, mentre i piedi (suole delle scarpe) non presentano traccie. Quanto più alto è il tiro (superati i 25) quanto più semplice sarà notare che c'è una sostanza appiccicosa, o meglio ci sono i resti che stanno gradualmente sparendo inghiottiti dal terricio ed i resti di fuliggine depositati sulla strada.  Ma che senso ha  bere una pozione poco prima di suoicidarsi?

- Cercare :
inferiore ai 15: tutto quello che viene descritto, quello che stà alla vista, alla portata di tutti
dai 16 ai 20: sul corpo dell'uomo possono essere incontrati: nella tasca del cappotto sul lato destro : tabacco da masticare, una fede d'oro con le incisioni parzialmente cancellate dai graffi, una pagina di un libro contabile strappata, questo foglio non è altro che un elenco di materiali comunemente utilizzati dagli artigiani per la produzone di armi, sul lato dentro ci sono delle scritte ma sembrano parole messe a caso non è facile decifrarle, serve la chiave di lettura
oltre i 21: nei pantaloni dentro una tasca parzialmente nascosta dalla cintura trovate una lettera scritta in comune indirizzata ad una tal Margery Edgar, poche parole leggibili "Amore mio non potevo sopportarlo, avrei voluto darti una vita migliore ma ... mi auguro tu possa essere felice. Prenditi cura di Nicolas"  sul retro c'è solo scritto in un angolo il nome di una strada vicina ed un numero.

- Ascoltare:

una melodia fà da sottofondo alle ricerche il tono è melanconico, soffuso e ripetitivo.
Un punteggio superiore al 20 ci darà modo di capire più o meno da dove arriva, verrà istintivo guardare a destra (osservare superiore al 20 per trovare un carillon parzialmente coperto da un panno sulla finestra della casa abbandonata)
Il panno è un fazzoletto in seta, nell'ngolo ci sono delle iniziali che non corrispondono ai nomi rivelati nella sessione iniziale, una R ed una L, filo d'oro, calligrafia curata, il fazzoletto ha un buon profumo che ricorda quello delle rose
Il carillon è un oggetto femminile, distacca in messo al grigiume perchè il legno è laccato in bianco e la superficie impreziosita da vistose incisioni che formano foglie, spine e petali, sono due rose che si aprono in cada lato 

Sempre vicino alla finestra un'altro test di cercare/osservare con valore superiore al 22 ci farà incontrare una piccola chiave argentata incastrata dentro una fessura




II CAPITOLO - LA VEDOVA
Margery Edgar


La seconda parte dell'avventura prevede una chiaccherata con la neo vedova alla quale sarà data in vivo e diretto la notizia della morte del marito.
La casa è la tipica dimora a due piante occupata da un modesto fabbro e l'altrettanto modesta famiglia. I vicini potranno dare qualche altro dettaglio nel caso siano fatte domande a loro prima di bussare la porta.
Percepire sotto il 15 > Qualcuno ha notato una certa agitazione nella coppia, negli ultimi giorni lui tornava a casa troppo tardi mentre lei restava sveglia ad aspettarlo, le luci del salotto/sala comune erano accese fino a notte fonda. Non è possibile sapere cosa faceva l'uomo fino a tardi ma c'è da dire che non ci sarebbero state urla ad accoglierlo, poco dopo l'ingresso la luce si spegneva e non voleva accendersi fino all'indomano
Percepire sopra il 16 > Un paio di persone potranno aggiungere altri dettagli
- La luce della forgia si accende poco dopo che la luce nel dormitorio matrimoniale si spengono (potrebbe significare che c'è qualcun'altro nella casa?)
- Dalla finestra fuoriesce un delicato profumo ai petali di rosa
(potrebbe aver relazione con il fazzoletto trovato sul luogo del delitto?)

La vedova potrebbe sembrare il genere di donna che cade facilmente ma non è detto che sia cosi, bastano pochi istanti per smentire l'apparenza, bastano poche parole per mettere alla luce un modo di fare che potrebbe non essere del tutto benevolo.
La rigidezza nei modi và paripasso con la freddezza propria di chi non ha avuto quel tipo di vita che molti definirebbero "rose e fiori", la mancanza di sonno è apprezzabile nelle profonde occhiaie che incorniciano il volto, che potrebbe essere grazioso se non fosse per il colore malsano della carnagione (non è salutabile vivere nei quartieri bassi, la fuliggiene gradualmente corrode ogni cosa compreso, case o persone, tutto è a rischio laggiù)

- Parlando con lei avranno modo di capire di più sulla coppia, ci saranno informazioni che riguardano loro

Quali sono gli obiettivi di questa giocata?

1 - Confermare la tensione che adombrava quel rapporto, erano felici? No. Quella è solo facciata
2 - Avere il suo consenso di controllare il laboratorio dell'artigiano
3 - Cogliere un'importante informazione ... Nicolas è morto poco dopo il parto, lei stessa lo descriverà come evento nefasto, il bimbo è nato con gravi malformazioni, lei è svenuta non è riuscita a vederlo, l'unica cosa che sà ... è che il marito l'ha portato lontano per dargli sepoltura
4 - Sempre lei racconterà le voci messe "erroneamente" in giro, voci che parlavano di strani patti con strane creature ... cose che andavano ben oltre le sue capacità
5 Il matrimonio non è riuscito a riprendersi, leri non è riuscita a dargli un'altro erede e lui ha iniziato a comportarsi stranamente "passava ore chiuso dentro la bottega, non mi permetteva entrare, preferiva stare da solo" queste le frasi che si ripetono durante il colloquio

III CAPITOLO - LABORATORIO ARTIGIANO 

Dopo aver ottenuto le informazioni e dopo che lei vi ha concesso la possibilità di entrare nella bottega l'avventura si sposta dal salottino dove la dama ha ricevuto il gruppo alla bottega

- La stanza è quadrata ed è divisa in due da una sottile parete utile per dividere gli ambienti, una tenda viene usata per coprire l'accesso alla zona pubblica, quella usata dall'artigiano per ricevere i clienti
- La zona adibita a negozio è piuttosto spoglia, ci sono un paio di sedie, un tavolo. Una zona ordinata, pulita, due vetrine servono per mettere in esposizione la mercanzia (armi semplici a volte incomplete giusto per far vedere il processo di creazione)
Sul tavolo trovaremo dei fogli appilati in modo ordinato, sono gli ordini di produzione raccolti negli ultimi mesi ... quello che salta all'occhio e che questi sono di superiore numero rispetto agli oggetti realizzati e cosegnati, uno ogni dieci viene puntualmente evaso.

- La bottega è un disastro. La fornace è spenta già da giorni. Ovunque regna il caos è come se l'uomo prima di uscire preso dalla disperazione abbia cercato di distruggere il luogo, buona parte degli attrezzi sono a terra. Un tavolo in pesante noce dovrebbe essere utilizzato come base per la lavorazione ... sulla superficie però non c'è niente (tutto quello che c'era è stato gettato a terra), pulendo un poco lo strato di polvere (osservare superiore a 20) potranno notare come di sono profondi graffi sulla superficie, sono 10 sono disposti in orizzontale
Dentro l'unico cassetto i pg potranno trovare altre pergamene dal contenuto leggibile se i pg conoscono il "Comune"

"Ci siamo. Forse mancano ore, forse minuti
non ho più la forza di scrivere"

 "Non so se ho fatto la cosagiusta, ma penso di si... Era un mostro,     era     terribile, disgustoso   e   per   nulla   umano. Era mio figlio! O forse era solo il   figlio   dei   demoni   e   degli inferi, e io l’ho ricacciato nelle fogne da dove proveniva”

 "È...   lui!!   È   tornato!!   Ho conosciuto   mio   figlio.   Non   ho idea di come sia sopravvissuto"

"Sono stato costretto a procurargli carne umana"

"Ha sentito l'odore dalle fogne e gli piace, non si accontenta di ratti
la fame aumenta giorno dopo giorno, l'ultimo corpo è durato pochi attimi
l'ha sbranato ... io ero davanti, non potevo fare niente, avrebbe ucciso
Margery ... la mia dolce sposa, come può generare un orrore simile?"

La nota più recente quella meno ingiallita viene scritta prima del suicidio

"Sono diventato io stesso un mostro ... ho condannato a morte altre persone
la mia vita, non potrà essere ... tutto ciò che ero è morto,  spero solo che altri
abbiano a forza necessaria per trovare una via d'uscita ... io .... "

Nella stanza non c'è altro, o meglio si, una botola è parzialmente nascosta da un vecchio tappeto, la botola è chiusa a chiave (i pg dovrebbero avere la chiave se no sarà necessario usare metodi alternativi per aprire l'ingresso)
La botola può essere trovata grazie ad un tiro Cercare superiore a 20,  una volta aperta si passa alla successiva zona

CAPITOLO IV - La cantina

Non è difficile scendere perchè c'è una scala ed è piuttosto solida perchè l'uomo doveva scendere spesso qua sotto.
Non appena scesi (ci vuole una fonte d'illuminazione se non si ha la scurovisione) ci troviamo in una stanza di ridotte dimensioni 6x6,  buona parte della parete opposta è sfondata e dà accesso alle fogne (come si può capire? dall'odore a marcio)
Alla nostra sinistra ci sono delle botti, sono vuote, un paio di loro sono parzialmente distrutte
Alla nostra destra una macabra soperta, in mezzo alle assi c'è un corpo, o meglio c'è quello che resta di un corpo parzialmente sbranato

Nel centro della sala c'è un braciere che viene usato per illuminare la sala, l'odore a rose è ancora intenso anche se viene corrotto dagli altri odori presenti nella stanza.

I pg potranno controllare ogni cosa ... ad un certo punto però inizieranno a notare dei rumori che corrispondono all'avvicinamento di un qualcosa che graffia il muro

E qua entra in scena il png che in questo caso è il seguente :