mercoledì 25 aprile 2018

Mary Closed

Eccoci qua ... o meglio no, ECCOVI LI ... a punto d'immergervi all'interno di quella che potrebbe essere una nuova avventura.  Un modo come altri di rendere il tempo libero diverso, imparare cose nuove visitando  gli angoli bui della città che vi ha "amorevolmente" accolto, Edimburgo.  Il Mary Kings Closed è un itinerario che s'insinua tra le viscere della città e vi dà modo di conoscere una buona fetta del passato,  circolano un numero imprecisato di leggende che narrano storie controverse protagonizzate da uomini, donne e bambini morti che non sono riusciti ad abbandonare il nostro piano materiale e questo li porta a vagare sottoforma di fantasmi.  Mary Kings Closed si trova a venticinque metri sotto terra, non è difficile trovare turisti ed inservienti.  In questa parte della città veniva scaricati i liquami della città e questo la rendeva a tutti gli effetti una fogna a cielo "aperto", il luogo perfetto dove potevano trovare rifugio i reietti della società, un luogo severamente colpito dalla peste.  Questo fa parte del passato perché al giorno d'oggi possiamo avere un esperienza diversa partecipando alle visite guidate gestite da uomini e donne che indossano abiti d'epoca.  Davanti a voi c'è una piazza di piccole dimensioni, l'illuminazione è garantita dalle poche luci artificiali che danno quel tocco di velato mistero perché lasciano buona parte degli edifici in penombra, quei pochi punti di "chiaro" rispettano fedelmente l'ambientazione e ci riescono assumendo forme idonee: fiaccole, lanterne schermate e candele posizionate all'interno delle finestre dei piani bassi. Nel centro della piazza possiamo notare una giovane donna  armata di "secchio" che cerca d'attirare l'attenzione dei presenti e lo fa tamburellando le mani sulla superficie lignea generando un suono moderato che farà da accompagnamento alle parole dette poco dopo [Benvenuti! Bienvenue! Welcome! Bienvenido! ] solo dopo aver ripetuto la stessa parola in un numero imprecisato di lingue -che vengono pronunciate più o meno nello stesso modo-  la fanciulla che non è altro che una delle tante guide turistiche, prosegue con il racconto preimpostato proprio di chi recita la stessa parte ogni santo giorno [Io sono Ishbel e sarò la vostra guida. Non è permesso portare cibo dall'esterno, nello stesso modo si consiglia di restare vicino, non è saggio allontanarsi troppo perché potreste perdere buona parte delle spiegazioni ed io non sono tenuta a ripeterle] il tutto viene detto con tanto di sorrisetto che preannuncia chissà quali ripercussioni future] un altro paio di colpetti sul tamburo improvvisato e non sarà del tutto difficile notare come inizia ad avanzare, lo fa lentamente ed i pochi presenti possono iniziare a seguirla (sempre se vogliono partecipare alla visita guidata, ce ne sono un paio all'altro estremo della piazza che preferiscono continuare in solitario).  Voi che fate? 


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Abbiamo detto che la donna avanza quanto basta per iniziare a percorrere una delle tante stradine che fa parte del giro turistico, una delle vie più ampie illuminata quanto basta per darvi modo di vedere le cose che l'altra Vs introducendo [FERMATEVI e  poi CHIUDETE gli OCCHI,  provate ad immaginare quella lieve pioggerellina che scende senza sosta sulle strade della old town di Edimburgo rendendole lucide come specchi. Il contrasto fra l’oscurità della sera e la luce fioca dei lampioni regalavano a Royal Mile quel tocco gotico che fa tanto set di un film in stile jack lo squartatore] si blocca giusto un attimo per dare quel tocco di suspense al racconto e poi aggiunge [ Con una buona immaginazione, ci si ritrova come nel Medioevo, a camminare a grandi falcate per raggiungere la piazza del Patibolo. La gente urla eccitata aspettando che quella giovane dai capelli rosso fuoco, accusata di stregoneria venga giustiziata. Un topo scappa nei vicoli oscuri orientandosi grazie all’olezzo dei rifiuti gettati dalle finestre degli edifici] un'altra piccola pausa prima di cambiare l'intonazione della voce che diventa un poco più alta e più grave [Non è difficile immaginarsi le pratiche infernali che venivano inflitte nei sotterranei della città] la stradina  non è del tutto dritta perché si curva a destra e non è del tutto difficile notare le varie ramificazioni che portano a zone distinte, tutte loro un po troppo scure [A quei tempi i cadaveri svolgevano un ruolo prezioso in campo di medicina e anatomia ma spesso non era facile procurarsi corpi, con il risultato che le pratiche di ricerca che andavano per la maggiore erano illegali. Il metodo più semplice risultava quello di recarsi nei sotterranei di Edimburgo, individuare il malcapitato, molto spesso un ubriaco o una prostituta, soffocarlo e prelevarlo per poterlo consegnare alla scuola d’anatomia in cambio di una lauta somma di denaro]  questi dati storici corrispondono alla verità non è difficile comprovare le parole dette nel fondo basta fare una ricerca utilizzando una delle tante diavolerie moderne.  La donna sembra intenzionata ad entrare nella prima casa alla vostra sinistra, non appena la porta si apre rivelando il contenuto ... potrete apprezzare una stanza parzialmente ammobiliata,  sulla vostra destra c'è un tavolo sufficientemente amplio da riuscire ad ospitare un numero imprecisato di candele, la donna consegna una accesa ad ogni partecipante con tanto di raccomandazione annessa, ovvero [stati attenti, il fuoco brucia] e poi si riallaccia al discorso principale e continuano a piovere dettagli che potrebbero provocare un paio di brividi non del tutto piacevoli [Molta gente fu uccisa tra queste mura che inizialmente fungevano da fulcro commerciale, ma con il tempo diventarono simbolo della malavita della città e infine, oggi risultano inghiottite dall’oscurità. Scendendo negli inferi terreni di Edimburgo possiamo avvicinarci per un attimo alla loro vita, ma non solo, possiamo renderci partecipi della loro morte ... perché non sono poche le presenze che animano le notti insonni degli spiriti che non hanno avuto la possibilità di oltrepassare il velo. Anime perse che vagano senza un apparente fine]  restando poi in silenzio, quanto basta da darvi l'opportunità di recepire quello che vi è stato narrato fino adesso


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Poco dopo aver completato quello che potrebbe sembrare un rito ma che in realtà non ha altra ragione d'essere che vada oltre offrirvi la giusta illuminazione, quella che vi permette di ricreare attorno a voi quell'atmosfera  tipica dell'età media, non ci resta altro da fare che seguire la nostra piacevole accompagnatrice ... anche perché lei non sembra intenzionata a fermarsi, forse per voi quello è un piacere ma lei lo vive in modo diverso ... per lei quello è un lavoro, le cose che dice fanno parte della messa in scena teatrale che la vede vestire i panni di una povera massaia, una di quelle  obbligate a svolgere lavori pesanti ed umilianti.  Le strade cambiano gradualmente e diventano sempre più strette, le case sono state costruite in modo tale da riuscire a sfruttare anche il più piccolo spazio utile e questo dona al luogo un aspetto sinistro, ma non solo perché riesce a far nascere sensazioni contrastanti che mescolano curiosità e claustrofobia a parti uguali. Ci mette un po prima  di parlare e lo fa dando un paio di colpetti scenici sul secchio in legno. [La  meta di  oggi è  il LAZZARETTO] nel caso fosse poco chiaro forse è meglio specificarlo ed il resto lo dice mantenendo lo stesso tono di voce alto quanto basta da rimbombare nelle pareti delle stanze vuote, le parole grazie all'eco vengono ripetute un paio di volte e ci mettono un po prima di morire del tutto [Come immagino potrete vedere non stiamo parlando di un unico edificio, no, il Lazzaretto di Edimburgo comprendeva un intero quartiere e vi posso assicurare che tutt'oggi si considera questo luogo come  una delle zone più infestate dai fantasmi di tutta la Gran Bretagna] il tutto viene detto con quel pizzico di velata soddisfazione proprio della gente che ci vive addosso a certe storie, non potete di certo pretendere comprensione perché non è del tutto facile che gli umani capiscano certe cose che vengono sempre velate d'assurdo, nascoste, annullate o come capita oggi, davanti a voi. Usate per ricavare chissà quale profitto personale.  Dopo l'attimo di silenzio continua a parlare aggiungendo altri interessanti dati alla storia [Il nome di questo luogo deriva dalla signora Mary King, figlia dell’avvocato Alexander King che nel 1600 era proprietario di numerosi degli edifici della zona. La storia racconta che Mary si trasferì ad abitare nel sottosuolo di Edimburgo dopo la morte del marito, nel 1629 per morire poi nel 1644, pochi mesi prima che la peste colpisse la capitale scozzese portando morte e distruzione. Questo Close è stato successivamente fonte di numerose storie riguardanti fantasmi ed omicidi, e negli anni numerose sono le persone che hanno testimoniato apparizioni e luci inquietanti. Ad oggi comunque, si ritiene che questi fenomeno fossero legati ad esalazioni di bio-gas provenienti dalla decomposizione dei corpi gettati nell’antico Nor’ Loch , molto vicino al Mary King’s Close]

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Continua il giro turistico ... che molti potrebbero chiamare lunga passeggiata nei meandri della città seppellita dai precedenti secoli di storia.  Il vialetto che state percorrendo diventa attimo dopo attimo più stretto ... tant'è che ad un certo punto sarete invitati ad avvicinarsi o meglio, dividervi, in poche parole si avanza molto più lenti formando una fila che nei punti più ampli contiene un massimo di due individui [Poco dopo la morte di Mary King, Edimburgo fu colpita da una terrificante epidemia di peste ed è proprio nei sotterranei della città che la morte falciò tante giovani vite. Come se la situazione non fosse già difficile di per sé, costringendo tantissime persone a vivere ammassate con l’incubo della peste, fu presa una decisione dagli allora governanti, che segnò per sempre la storia della città. Venne deciso di sigillare la città vecchia con all’interno tutti gli ammalati per limitare le possibilità di contagio. La storia narra che le persone vennero murate vive nelle loro case e lasciate morire nella sofferenza di una malattia già terribile di per sè, stretti dalla morsa della fame e senza nessuno accanto. A questo si aggiunga il fatto che finita l’epidemia, i corpi di chi aveva perso la vita lì sotto erano talmente tanto irrigiditi che i becchini per portarli fuori dalle case attraverso i vicoli e le strette scalinate, furono costretti ad amputare parti del corpo senza altre possibilità. Se siete sensibili forse non è un bene immaginare certe scene anche perchè non è roba avvenuta lontano da noi ... dietro queste stesse porte] la donna si sposta a sinistra quanto basta per dare un paio di colpetti scenici all'ingresso di una delle tante stanze, una di quelle marcate con grosse "X" bianche (non del tutto visibili perchè i secoli hanno cancellato parzialmente quei segni che potrebbero essere parziali nei tempi modermi [avrei dovuto dire che potete entrare all'interno delle stanze ... ops, sono tutte aperte ma vi consiglio di stare attenti perchè non è detto che tutte loro siano disabitate] ebbene si, mettiamoci un poco di mistero perchè quello non deve mancare mai. La porta si lamenta visibilmente (scricchiola) prima di sottomettersi alla volontà di chi la vuole spalancare ed il luogo che si apre davanti a voi è stato ricreato a tal punto da contenere un paio di manichini  sdraiati sul letto, una madre e la figlia gravemente malate con tanto di medico pronto per effettuare chissà quale invasivo trattamento, le mani stringono chissà quali arnesi in metallo e ci sono tanti altri dettagli, le maschere a forma di becco con le erbe medicinali, gli stracci addosso alle femmine, le pustole ed il cibo che riposa all'interno di una cesta alla destra del letto. Tutto finto ovviamente, compreso quel paio di ratti parzialmente nascosti dietro la credenza

mercoledì 28 marzo 2018

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    <center><SPAN STYLE="FONT-FAMILY: Times New Roman; FONT-SIZE: 14PX; line-height: 0.8; letter-spacing: 0px;margin-left: -0px;  TEXT-SHADOW: 1PX 1PX 1PX BLACK; margin-top:0px; text-align: center;"><FONT COLOR="454545">EVELYN "EVE" VENTRUE</FONT></SPAN></center><br>

nata a Longford (Irlanda)  il 08.09.1992 <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> 27 anni - 23 apparenti <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  Segno zodiacale: vergine  <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  medico forense <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> laureata in medicina <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  fotografa  (a tempo perso) <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  prova attrazione nei confronti dell'occulto  <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  ama leggere <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> allineamento Neutrale tende a Buono  <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> 163 cm x 52 kg <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> corporatura esile <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> sembra fragile <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> capelli biondi <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> pelle chiara <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> spruzzata di lentiggini sul naso <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  occhi celesti.

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 <FONT COLOR="4D0E01">Note OFFgame</FONT>  mi piace giocare e le proposte di gioco sono sempre gradite <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  la mia disponibilità è amplia, dalle 17 in poi posso esserci <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  rispondo volentieri ai messaggi <FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> divido l'ON e l'OFF

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<div style="font-family:Times New Roman; font-size: 12.5px; line-height: 1px; color:#383838; background-image: url('http://hinatawatanabe.altervista.org/lilium/schede/sfondoland.png');letter-spacing: 6px; margin-top: 15px; ">whenever hour you wake there was a door shutting</div>

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<center><div style="height: 300px; margin-top: 0px; padding:7px; width: 540px;  overflow: auto; -webkit-overflow-scrolling: touch; font-family:tahoma; background-color: #000;  border-radius: 10px 10px 10px 10px; font-size:10px; border: 1px solid #101010; line-height:10px;  text-transform: none; color: #3a3a3a;" align="justify">
<FONT COLOR="4D0E01">【APPARENCE】</FONT> Lentiggini. Si, è di sicuro la prima cosa che ti viene in mente osservando Evelyn. I profondi occhi azzurri con leggeri riflessi grigio piombo, dirai di averli notati per aver inseguito con lo sguardo una "costellazione" di efelidi. Le lunghe e flessuose ciglia, ti avranno fatto pensare se a quella ragazza potessero mai impigliarsi fra loro. Folte ma sottili sopracciglia, arcuate verso il basso, avranno completato l'opera. Labbra sottili, perennemente screpolate a causa del brutto di vizio di Evelyn che consiste nel mordicchiarle quando si trova in difficoltà, sono quasi sempre imbronciate in un'imitazione di un cipiglio stizzito che la fa apparire solo molto buffa.
Una cascata di ciocche ondulate le incorniciano il viso. Nonostante si p<BR>BR>ossa pensare ad un castano chiaro per i capelli di Evelyn sarebbe più adatto dire che si tratta di un colore più tendente al biondo scuro con riflessi dorati, un chiarore che tende ad accentuare usando impacchi d'erbe. La sensazione che riesce a trasmettere con maggiore semplicità attraverso un suo sguardo è qualcosa riguardante al calore. Un calore familiare, qualcosa che ti farà sorridere sereno al solo pensiero, qualcosa che in fondo intriga. Una caratteristica che lei in fondo odia è la sua altezza. Bassina, si ritrova a dover avere delle braccia e delle gambe magre. Di conseguenza piccoli piedi ma graziosi, sono una delle poche cose di se che le piace.
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<FONT COLOR="4D0E01">【CARACTER】</FONT>"Un vulcano di energia" è la frase prescelta per descrivere Evelyn Ventrue. Adora mettersi in mostra, farebbe di tutto per dimostrare la propria bravura ma non confesserebbe questo suo difetto nemmeno sotto tortura. Il suo spirito la esorta anche a voler vincere sempre, orgogliosa fino al midollo infatti, farebbe qualsiasi cosa pur di battere quel nemico tanto odiato. Se il gioco sta invece con qualcuno che le sta a cuore, la sua rivalità diventerebbe irrilevante. Trasgredire alle regole non le risulta come un gran problema se in campo ci sta qualcosa di giusto ma fare qualcosa di sbagliato per il bene di se stessa non è contemplato per la giovane Eve. Nonostante la sua aria da chi può odiare gli abbracci e affini, in fondo adora vedere sorridere gli altri. Adora contestare e discutere ma non si farebbe mai mettere i piedi in testa. Ama altrettanto poter eseguire gesti che le permettano di esprimere se stessa e ciò che pensa sulla società. Niente peli sulla lingua, molto spesso agisce senza pensare alle conseguenze. Ironica e sarcastica, il più delle volte è spontaneo chiedersi se le risposte pronte che da le scriva e le pensi la notte. Anticonformista sarebbe il termine ideale per descriverla. Molto spesso si ritrova a pensare a delle gigantesche utopie ma non le importa più di molto. Sa che se vuole qualcosa, riesce ad ottenerla se ci si mette d'impegno. Possessiva, molte volte si ritrova a rinchiudere in un gabbia immaginaria le persone a cui tiene. Energica e sempre in movimento sa di poter contare sulle proprie abilità fisiche e intuitive. Nonostante la sua grande furbizia Evelyn sa di non essere una cima per intelligenza. Questo le crea non poco disagio e praticamente si ritrova sempre a nasconderlo. La furbizia nasce quindi dal suo bisogno di scamparla da questo suo difetto.
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<FONT COLOR="4D0E01">【STYLE】</FONT> Lo stile di EVELYN può essere definito come trasandato. Non ama vestire con gonne e l’elegante per lei equivale ad una punizione. E’ quindi facilmente intuibile cosa indossa solitamente. Felpe e jeans sono il suo pane quotidiano. L’estate è sempre difficile per LEI, rinunciare alle sue amate felpe è quanto mai doloroso, eppure lo accetta. Si dice sempre che lo fa solo per i pantaloncini corti che lei adora per il loro essere così comodi per l’arrampicata. I capelli sono quasi sempre arruffati in una coda alta o sistemati con fermagli o penne.
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<FONT COLOR="4D0E01">【CURIOSITY】</FONT>
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<FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> Non ama il cibo spazzatura eppure può ritenersi fortunata, rientra infatti , nella categoria di persone che non mettono su nemmeno un chilo.
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<FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  Ha una specie di ossessione per i tortini alle mele, sebbene non le piacciono i dolci.
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<FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  E’ stato ribadito più volte, ma ripeterlo renderà il concetto più coinciso. Una delle sue tante passioni riguarda gli animali. Li adora tutti e se potesse, creerebbe un suo zoo personale.
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<FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  Tira con l'arco da quando aveva appena sette anni. Adora scoccare frecce, la fa sentire viva specialmente se fatto in pieno bosco.
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∙<FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  La fotografia è una delle sue ragioni di vita, solo grazie ad essa riesce ad esprimere se stessa. Riesce a sprigionare emozioni che altrimenti rimarrebbero rinchiusi. La sua macchina fotografica, trattasi di una Polaroid vecchio stampo, appartenuta al nonno materno, è uno degli oggetti a cui tiene di più.
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<FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  La sua più grande paura riguarda gli spazi oppressi e piccoli, senza via d’uscita. Insieme al buio, sono fobie che non è ancora riuscita a superare e che spesso la portano a pericolosi attacchi di panico.
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<FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  Ormai abituatasi alla situazione, sa di essere affetta di un leggero-medio deficit dell’attenzione.
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<FONT COLOR="4D0E01">△</FONT>  Adora poter smanettare e creare piccoli oggetti, utili o non, con ciò che trova in giro.
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<FONT COLOR="4D0E01">△</FONT> La sua pelle profuma di muschio, emana un odore forte di terra bagnata e pioggia, speziato ed enigmatico.
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<img style=" margin-top:1%; border-radius: 0px; border: 1px solid #282828;" src="https://s31.postimg.org/sxjrgk6dn/tumblr_o06dhlh3_Rk1tj0tkso1_500.gif"></center>

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<span style="color: #716D42;font-size: 12px; font-family: georgia; background-color: rgba(48,40,48, 0.20); letter-spacing: 2px">I GOT MY HEART'S DESIRE<br></span>
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<span style="color: #716D42;font-size: 12px; font-family: georgia; background-color: rgba(48,40,48, 0.20); letter-spacing: 2px">AND THERE MY TRUBLES BEGAN<br></span>
  <br>              
                 
                  <center><SPAN STYLE="FONT-FAMILY: Harlow Solid Italic; FONT-SIZE: 14PX; line-height: 1.5; letter-spacing: 0px;margin-left: 0px;  TEXT-SHADOW: 1PX 1PX 1PX BLACK; margin-top:0px; text-align: center;">
<FONT COLOR="454545">FRIENDS</FONT></SPAN>
<br><FONT COLOR="716D42"> <c> HANSEL  ☆ JAIDEN ☆ HEMERA ☆ VICTOIRE </c>  |  KEITH ☆ LILIUM (solo cell)
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    <center><SPAN STYLE="FONT-FAMILY: Harlow Solid Italic; FONT-SIZE: 14PX; line-height: 1.5; letter-spacing: 0px;margin-left: 0px;  TEXT-SHADOW: 1PX 1PX 1PX BLACK; margin-top:0px; text-align: center;">
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<span style="color: #716D42;font-size: 12px; font-family: georgia; background-color: rgba(48,40,48, 0.20); letter-spacing: 2px">♡ FABIAN ♡<br></span>
<img style=" margin-top:1%; border-radius: 0px; border: 1px solid #282828;" src="http://78.media.tumblr.com/b3c888241cf7b6aeb80f90d2ae281a3e/tumblr_n83ikcNTgN1rtjkxko8_250.gif ">

<center>
<div style="width:350px; text-align:justify; font-family: tahoma; font-size: 9px; color: #D8D8D8;margin-bottom:20px; margin-top:50px;">
<center>
<span style="font-family: tahoma; font-size: 9px; color: #333333; line-height: 8px; "><i>Angolo OFF</i>:
<i>Graphic @Evelyn (roba mia u.u) </i><br>
Codici Lilium  <br>
Amo giocare: dal LUN al VEN solo la sera; maggiore flessibilità nel week end <3
<p></p>
<e>ROLE</e> Mercoledi Hansel <e>||</e> Giov Evelyn</span></center>
<p></p>
</div>

martedì 30 gennaio 2018

Appunti

.: Liv 0 :.

- Individuazione del magico

1° round: Presenza o assenza di aure magiche.
2° round: Numero di differenti aure magiche e forza dell'aura più potente.
3° round: La forza e la posizione di ogni aura.

Devi mantenere la concentrazione, non puoi castare altra roba.
Puoi per esempio attivare il medaglione, mentre lo scorpione mazzola tu controlli
 La zona controllabile è di  18 metri

- Luce
Componente materiale arcana: Una lucciola o un po'di muschio fosforescente.
Durata: 10 minuti x livello (30)
Illimazione intensa 6 metri, fioca altri 6 metri

- Mano Magica

muove oggetti non magici, non custoditi. Ci punti l'indice e li controlli. Max 2.5kg

- Prestidigitazione
Trucchetti di prestigio. Creare oggetti tozzi (cucchiaio di legno?), colorare, sporcare e ripulire piccole superfici

- Suono fantasma (volontà dubita, se interagiscono con il suono)
Suono fantasma permette di creare un suono continuato che può salire di tono, scendere, allontanarsi, avvicinarsi o rimanere fisso sul posto.
L'incantatore può scegliere che tipo di suono l'incantesimo creerà al momento di lanciarlo, e non potrà cambiare le sue caratteristiche di base in seguito.
Il volume del suono creato dipende dal livello dell'incantatore.
Es: Gruppo di guardie che s'avvicinano a voi sferragliando


.: Liv 1 :.
- Charme su persone (D)
1 ora x livello (3 ore)
Solo umanoidi.
L'individuo sotto charme non è al tuo comando ma è benevolo nei tuoi confronti (accetta consigli)
per dargli ordini devi fare prova contrapposta di carisma, se la creatura è minacciata da te o dai tuoi alleati ha un +5 di bonus per resistere

- Dardo Incantato (puoi colpire una creatura, no oggetti)
soggetto a RI (devi fare la prova se c'è bisogno di farla,  no txc)
1 dardo 1d4 +1 > livello 1 incantatore
2 dardi 2d4 + 2 > livello 3 incantatore
3 dardi 3d4 + 3 > livello 5 incantatore
4 dardi 4d4 + 4 > livello 7 incantatore
5 dardi 5d4 + 5 > livello 9 incantatore

- Parola del Potere Soffrire
Una creatura vivente VICINA con 100pf o meno subisce 1d6 danni e 1d6 danni ogni round seguente per 4d4r se ha 50pf o meno, 2d4r se ha 51-75pf, 1d4r se ha 76-100pf 

Chiedi alla dm via sussurro che dado devi tirare per il round perchè và in base ai pf

************************

SCORPIONE GRANDE 

PF: 32
INIZIATIVA : 0
CA: 16/ CONTATTO 9/ SPROVVISTA16
TS : 
Tempra d20+6 / volontà d20 + 1 / riflessi d20 + 1

Puoi evocarlo "vicino", distanza massima 9.5m
Attacca subito
Se lo evochi vicino al mostro puoi fare subito 2 attacchi (portata 3 metri), se il mostro è distante devi farlo avvicinare può muoversi max 15 metri e caricare, in quel caso un solo attacco

Attacco 1
d20 + 6 danni 1d6+4

Attacco Completo
Primo da ripetere due volte  (metti in tag "Artiglio  I/II quando tiri il dado)
d20 + 6 danni 1d6+4
d20 + 6 danni 1d6+4 
Danni da ripetere due volte (metti in tag "Danni  artiglio I/II quando tiri il dado)
1d6+4
1d6+4
Pungiglione
d20 + 1  danni 1d6+2

Se riesci a pungerlo deve tirare TS tempra cd14 (magari mettilo nella tag dei danni, qualcosa tipo /Se colpisce CD14 Veleno, TS Tempra

Danni indicati iniziali e secondari 1d4 Cos 



domenica 7 gennaio 2018

Jace


La sua storia inizia centoquarantacinque anni prima a Waterdeep, la città degli Splendori.  La fanciulla nasce da una coppia di artisti locali, Beleg (padre) Aranel (madre),  una famiglia allargata perché fin dai primi giorni della sua vita deve avere a che fare con il padre di suo padre (nonno), un individuo alquanto strano, decisamente autoritario, il tipo di maschio che non lascia troppo margine di decisione agli altri, il suo nome Ettelen.
I primi anni di vita possono essere definiti "normali" anche se di normale hanno poco o niente, molti potrebbero chiedersi come mai quella figura austera non è stata allontanata prima dalla loro vita, molti però non potevano conoscere certi particolari. Il sangue della primogenita (Jocy) è stato corrotto dalla linea di sangue, un dono rimasto latente svariati anni, un dono che probabilmente ha ignorato il padre di lei per raggiungere la figliola che non riesce a controllare certi attimi e spesso e volentieri cede alla rabbia

Molti potrebbero dire che la famiglia è marchiata a fuoco da un destino nefasto, perché la coppia di artisti che non è riuscita  ad emergere e si sono dovuti malamente riciclati come avventurieri/mercenari e chissà quante altre cose ancora (un cambio vita che non ha cambiato al meglio le loro esistenze). La sfortuna e la necessità di procacciare i soldi necessari per portare viveri a casa li porta ad abbandonare la capitale a favore dei centri abitati che costellano le campagne dell'entroterra. Nel fondo dovrebbe bastare quel poco per andare avanti anche perché la figlia cresce ed inizia a contribuire a modo suo. Non è facile ritagliare quel paio d'anni di stabilità apparente, momenti che trovano un fine brusco quando la madre resta incinta.

Sephtis è il nome dell’altra fanciulla, una creatura che mai avrebbe dovuto meritare un destino tanto malevolo (in lei il dono si manifesta prima tanto da riuscire a destabilizzarla emotivamente)
Le memorie confuse le riportano alla mente i soprusi, i lunghi periodi di digiuno forzato poiché i soldi non erano abbastanza da sfamare quattro bocche — cinque se aggiunta quella del nonno, figura avvolta nel caos e nel dubbio più atroce — , e poiché l’amore genitoriale a volte può essere brutalmente soppresso dagli istinti egoistici ed avidi di esistenze tese solo al guadagno personale. Mercenari, dopotutto. La vita è stata dura con lei, costretta ad adoperare sporchi trucchetti (borseggi ed uccisioni) per arrotondare e tirare avanti, per proteggere l’innocenza della sua sorellina e risparmiarle il tenebroso mondo reale. Ma un giorno, tuttavia, qualcosa in quell’imperfetto ma stabile ordine variò, sino a spezzarsi sotto costrizioni e obblighi cremisi. Il vile denaro era finito, il cibo non era abbastanza per nessuno. Occorreva compiere una scelta: e la scelta fu un sacrificio, richiesto da parte di un gruppo di fanatici. Essi desideravano la secondogenita, di sangue corrotto, la desideravano per operare esperimenti ed immolazioni che sarebbero dedicati alla loro divinità; la desideravano in cambio di soldi.

Jocynene s’oppose,  lottò per preservare la sorella ... nel farlo manifestò anche lei gli stessi poteri che rendevano "appetibile" la sorella,  questi non erano sufficienti per vincere, a loro modo le offrirono un'alternativa dolorosa, una scelta difficile da fare.  Salvare la piccola di casa, l'unico sincero affetto che provava ... era l'obiettivo principale e questo la porta ad offrirsi al suo posto e giurando eterna fedeltà al gruppo ed offrendo le sue innate doti a loro, una vita completamente spesa in onore della causa. Accettarono, andò via. Scappò da quella famiglia, abbandonò la sorellina.

Il gruppo di fanatici non era altro che una divisione distaccata della Rete Nera, un gruppo che operava sulla strada mercantile che univa Elturel (il villaggio dove lei viveva assieme alla famiglia)  e Waterdeep, ma non solo, non troppo distante da li c'erano importanti zone commerciali che potevano essere "sottomesse" al loro volere. Baldur's Gate e Candlekeep spiccavano tra le tante.  La scelta del villaggio non era casuale, c'era un filo che univa la loro esistenza con l'organizzazione, Ettelen aveva organizzato tutto, niente veniva lasciato al caso ... ma questa collaborazione venne alla luce molti, forse troppi anni dopo.

Trascorse del tempo assieme a quelle persone, lunghi anni di prigionia che lasciarono segni indelebili sul corpo della rossa ... solo il corpo?
Domare lo spirito ribelle della warlock non può essere considerato semplice, polsi e caviglie presentano le cicatrici proprie di chi ha passato buona parte del tempo legato, ma non solo ... buona parte del busto viene ricoperto da un complicato tatuaggio che mette in evidenza l'appartenenza (a loro), ma non solo, i disegni sono stati tracciati dopo le torture ed avevano come fine quello di piegarla ed umiliarla, annullarla ... o almeno speravano fosse per davvero semplice controllarla.

Provare tanto dolore ebbe un effetto inaspettato, la rossa iniziò a perdere la memoria ... giorno dopo giorno, violenza dopo violenza, all'inizio erano particolari cancellati, poco a poco però iniziò a perdere intere pagine che venivano nascoste dietro un muro mentale eretto da lei in sua difesa, questo creò attorno a lei una vita fittizia che le concesse qualche attimo di apparente stabilità. Doveva solo ubbidire. Aveva ordini da seguire e  non era necessario pensare. Molti direbbero che la rossa ha vissuto la vita d'altri e lo ha fatto per una decina d'anni (il tempo si sa che viene vissuto diversamente dagli elfi).

Fu Étienne Bouchard ad accoglierla, un ricco signore che decise di prendersi cura dell’allora ancora ragazzina. Lo fece per controllarla ... non era di certo mosso da buone intenzioni. Lui era un ricco mercante che faceva parte della stessa organizzazione che la teneva schiavizzata da anni.
 Una vita di stenti improvvisamente si trasformò in un’esperienza ricca di agi e ricchezza, istruzione ed educazione — delle migliori —. Conobbe Adeline, conobbe Xavier. Povero, piccolo Xavier.

I problemi però non erano finiti,  il destino non le aveva dato una vita facile.

La nuova vita le aveva dato la possibilità di provare "fiducia", nei confronti della coppia che aveva preso a cuore il suo destino. I problemi tornano ad affacciarsi con prepotenza quando di notte riesce a cogliere voci sospette che la portano ad avvicinarsi ad una porta dell'ala est, una di quelle zone a lei precluse.  All'interno della sala c'erano non meno di dieci persone che discutevano e buona parte degli argomenti ruotava attorno a lei, la donna era cresciuta bene, un bel corpo, un bel viso, era stata piegata a dovere tanto da poter essere riciclata come sposa di chissà quale potente politico che vantava una posizione di privilegio nella metropoli. Le voci che riconosce sono quelle dei padroni di casa (la coppia che l'ha accolta), ma non solo, quello  che scatena la sua rabbia è la  presenza del parente che riporta con prepotenza pochi attimi del proprio passato, quelli sufficienti per provare odio nei suoi confronti.
Ettelen si rivela, tutto era stato abilmente programmato da questo parente particolare che aveva mosso i fili delle esistenze che lo circondavano e lo aveva fatto in modo tale da usarli per i propri scopi personali. E la rigidezza assume nuove sfaccettature e tutte esse hanno a che vedere con il culto di Bane, tutto era opera sua, persino lo scarso successo professionale dei genitori di Jocy ... doveva affamarli per piegarli, avrebbero dovuto provare dolore, tanto dolore da rinunciare alle figlie.

Avrebbero preso la sorella, il sacrificio che aveva fatto anni prima era stato inutile.

La riunione si concluse e buona parte degli invitati abbandonò la casa a tempo, mettere assieme i pezzi della propria esistenza non è facile quando hai fatto di tutto per nasconderli, la rabbia però riesce a riportare a galla sentimenti nefasti che girano attorno all'ira, alla vendetta, la necessità di vendicarsi per prendere possesso della propria vita che non le appartiene da troppo tempo.

Ancora buio, ancora ricordi poco precisi. Ancora esplosione. In un moto d’ira, uccide la coppia che le aveva costruito attorno quella menzogna. l'unico sopravvissuto è  Xavier, considerato non colpevole per via dell'età (forse rivedeva in lui se stessa). Il resto divenne evanescente, un fuggire infinito di città in città. La cattura. Gli esperimenti, l’organizzazione, il Duca. E l’amnesia. Dopo un lungo ... quanto caotico viaggio nel quale era solo l'istinto a muovere i suoi passi ... Jocynen, si risveglia nel bel mezzo di Himinborg — con la memoria parzialmente resettata — sa solo quanto possa bruciare le viscere il desiderio di vendetta perché non riesce nemmeno a quantificare le violenze subite negli ultimi anni.

Sine Memoria

Questo per lei è un bene perché può vivere come desidera, la "Libertà" diventa uno dei pochi dogmi che riconosce ed è la "Libertà" che avvicina la giovane elfa alla Libera Lega.
La necessità di andare avanti adoperando i propri metodi, la convinzione d’essere in grado di fare quello che deve fare da "sola" senza legami, senza vincoli. Resta ad Himinborg quanto basta per trovare lavoro nel negozio d’armi di un piccolo artigiano locale, quei pochi soldi le bastano per vivere ... ma non è soddisfatta, abbandona il luogo dopo aver raccolto quei preziosi insegnamenti che l’avrebbero agevolata e poi spicca il volo come un’ave rapace diretta altrove, il multiverso è amplio e lei ha capito da poco che può percorrerlo senza problemi perché può attraversare i portali che dividono/uniscono realtà diverse tra di loro. Una scoperta casuale ovviamente, un passo incerto che riesce ad aprire nuove mete.

Non avere un passato o meglio, possedere pochi ricordi spezzettati non è un problema. Il presente ce l’ha davanti e richiede il protagonismo che merita.



• sephtis ~ Sorella minore | Sephtis, forse l’unico vero legame che  non teme di covare dentro di sé. Sua sorella minore è stata per anni il centro del suo universo, la sua unica preoccupazione in una famiglia biologica che ignorava i bisogni fisiologici delle due figlie, due bocche da sfamare molto spesso tenute in disparte per motivi economici e per una questione di affari. Jocynen procurava cibo e soldi svolgendo lavori poco raccomandabili nei sobborghi di qualsiasi città malfamata, permettendo alla sorella minore di crescere negli agi e in un clima tutto sommato migliore di quello offerto dai genitori. Nutre per la stessa un attaccamento viscerale, sebbene ormai non si vedano da anni: probabilmente nessuna delle due potrebbe riconoscere l’altra, se dovessero nuovamente incontrarsi. Jocynen, infatti, si offrì in sacrificio al posto della bambina quando ancora era troppo piccola per rendersi conto della realtà dei fatti, decidendo di farsi vendere ai banditi che l’avrebbero poi tradita, piuttosto che lasciar andare la sua piccola principessa in mano di mercenari, così come adorava chiamarla. Ha promesso a se stessa di ritrovarla, e nonostante le perdite di memoria generate dai costanti abusi , ricorda ogni singola giornata passata in sua compagnia.


• ??? ~ Padre&Madre biologici | Genitori biologici, di cui  ha ormai pochissima memoria. Non ricorda i loro nomi, i loro volti, ma ricorda la pena inflitta e il tormento causato per via della loro inadeguatezza ad essere genitori. In seguito agli esperimenti  si decise di resettare la parte di memoria relativa all’infanzia di Jocynen (e dunque relativa ai suoi veri genitori), poiché causa per la stessa di infinita rabbia e perdita di equilibrio mentale; motivo per il quale è possibile definire il rapporto con quest’ultimi pessimo, decisamente un qualcosa che la stessa celadrin preferirebbe non portare a galla.

• Xavier Bouchard ~ Fratellastro | Fratellastro, appartenente alla famiglia dei Bouchard dai quali la warlock ha deciso di ereditare il cognome. Definito dalla stessa un ragazzino viziato non è difficile immaginare il tipo di rapporto tra i due. Dopo la tragedia lei decise di lasciare in vita solo lui, voleva dargli la possibilità di vivere un'esistenza migliore, lontano dall'influenza nefasta dell'organizzazione. Un po si rivedeva in lui quando lo guardava. Tutto quello che conosceva era falso in pari misura.   Attualmente, i due vivono in luoghi separati e non si vedono dal giorno della strage.

• Étienne Bouchard ~ Patrigno | Étienne, capofamiglia Bouchard. Fu lui ad accogliere Jocy, sebbene questa non gli avesse mai realmente mostrato la sua gratitudine. Un uomo abbastanza gentile nei modi con la ragazza (almeno all'apparenza), un po’ meno col figlio (e questa fu la causa principale degli attriti con Xavier), il tipo d'uomo che riesce a mantenere una doppia facciata nascondendo il peggio dietro un sorriso ... quasi amabile. .

• Adeline Bouchard ~ Matrigna | Una donna attenta e meticolosa, appartenente all’alta nobiltà e per questo motivo fonte nociva  per Xavier. Di certo occupata più ad apparire che ad essere effettivamente una salda presenza per i suoi familiari, la Reshaim l’ha sempre disprezzata e tenuta all’oscuro di ogni cosa. Probabilmente la donna l’ha sempre e solo considerata un cane randagio, per questo motivo non si è mai avvicinata affettivamente all’allora ragazzina.

• Ettelen ~ Nonno | Lui è la causa di tutto, ogni singola disgrazia viene direttamente ed indirettamente programmata da lui.  Il suo sangue è corrotto dai rituali che lo hanno avvicinato ad un demone, la corruzione doveva manifestarsi nelle generazioni successive, il padre di Jocy è nato per quello ed è stato mantenuto in vita perché il suo unico scopo era quello di generare altri esseri che avrebbero potuto sviluppare quell'influenza sacrilega. Lui fa parte della Rete Nera. Lui vende le nipoti all'organizzazione e sempre lui cerca di dedicare ogni attimo a loro, lo fa per corromperle tanto da renderlo una presenza costante nella loro vita. Lui abbandona il luogo prima dello scontro. Vivo

Appunti sparsi :

- Lei si presenta come Jocynen Bouchard perché non ha ricordi che possano portarla ad associare il proprio nome con il casato Yávaldarë (la sua famiglia)
- Ha scoperto di essere una Dimensional per caso, negli ultimi anni, il malore generato l'ha fatta  cadere a terra indebolita quanto basta da sentire la necessità di restare nascosta perché ogni singolo raggio di sole le provocava dolori lancinanti  alla testa, tutto questo è stato cancellato. Il primo viaggio poteva essere una tragedia, le avevano dato la chiave sbagliata e sarebbe morta sbalzata in chissà quale pericolosissimo luogo (poteva ritrovarsi nel bel mezzo di un vasto oceano di magma). La fortuna vuole che il punto d'inizio fosse una taverna planare famosa e da Mondo Serpente iniziò una nuova storia
- Odia profondamente ogni tipo di prigionia, lotta per la libertà (la propria ovviamente) e non è clemente nei confronti di prova a metterle di nuovo quei maledetti lacci addosso
- Cova vendetta nei confronti di coloro che hanno reso il suo passato un inferno in terra